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Piazza del Popolo, nasce il primo giardino aperto a tutti: giochi e spazi per bimbi disabili

Prendete un certo numero di parole tipo “sinergia”, “condivisione degli obiettivi”, “inclusività” o (aiuto!) “accessibilità per i disabili”. Poi pensate a un luogo bistrattato e trascurato, un parco giochi.

Ora esageriamo: provate a immaginare che, per una volta, queste parole non rimangano a vagare nell’aria come tanti bellissimi slogan ma diano vita a un progetto concreto.

Certo, servirebbe un ingrediente segreto, tipo la voglia di fare squadra e di unire le forze (cosa non proprio scontata per Como), ma miracolosamente abbiamo anche quella. Una favola di fine estate? Quasi.

Perché forse solo in una favola può succedere che due sorelle, Federica e Francesca Simone, si ritrovino ad essere Presidenti di due club di servizio cittadini da sempre impegnati in progetti destinati ai bambini e alle persone affette da disabilità, rispettivamente il Kiwanis e il Lions Host.
E forse solo in una favola può capitare che una sera a cena decidano di unire le forze “per regalare alla città un nuovo parco giochi inclusivo”.

Di cosa si tratta? “Non è un parco giochi per disabili ma qualcosa di più. Qui le attrezzature possono essere utilizzate sia dai bambini normodotati che dai bambini disabili che potranno giocare insieme, senza distinzioni”, raccontano piene di entusiasmo.

E come è nata questa idea? “Me ne ha parlato l’anno scorso l’allora presidente dei Leo (il gruppo Lions che riunisce gli under 30 ndr), Annarita D’Andrea – racconta Francesca – e durante una cena con mia sorella abbiamo pensato che potesse essere bello che i due club collaborassero per un progetto comune destinato ai bambini più fragili”. Ottenuta l’approvazione del Comune, il progetto ha preso forma e a gennaio dovrebbero iniziare i lavori che si concluderanno in primavera.

Ma dove verrà realizzato? “Abbiamo scelto il giardino di Piazza del Popolo – spiega Federica – perché si trova in una zona centrale, facilmente raggiungibile e vicina a molte scuole. E poi la presenza di un chiosco/bar permetterà sicuramente di avere un maggior controllo sulla zona”.

Quindi sostituirete tutti i giochi?
Si, il progetto prevede la sostituzione dello scivolo con una struttura utilizzabile anche dai bambini che non possono fare le scale. Inoltre al posto delle attuali altalene verranno collocate quelle a cesto utilizzabili anche dai bambini che non possono sedersi su una normale altalena. E probabilmente sostituiremo anche la pavimentazione

E poi?
Poi, oltre a nuovi animali a molla, verrà posizionato un tavolo con dei giochi tattili e verrà realizzato un percorso sensoriale per i bambini ipovedenti”. Il rischio vandalismi è alto, avete previsto anche una chiusura notturna? “Stiamo valutando con il Comune questa possibilità, magari con l’aiuto del gestore del chiosco. Se ne sta occupando l’assessore Galli, che ha accolto con entusiasmo la nostra proposta e con il quale stiamo collaborando per realizzarla

I bagni?
Il parco purtroppo non è dotato di servizi igienici ma forse si potrebbe trovare un accordo con il bar, almeno per i bambini. Sono tutti argomenti di cui parleremo in questi giorni con l’Amministrazione

Il Comune come contribuirà?
Speriamo che il Comune possa occuparsi del rifacimento della recinzione e della sistemazione del verde. L’assessore Galli sta valutando anche la sistemazione dell’area cani attigua e speriamo che in futuro si possa sistemare anche la piccola pista ciclabile alle spalle del chiosco. Il progetto del parco giochi però è interamente finanziato dai due club

Di che cifra si sta parlando?
Circa 30 mila euro, spiega Francesca .

Una cifra piuttosto impegnativa. L’avete già a disposizione?
Solo una piccola parte. Ora dobbiamo raccogliere il resto

E come farete?
Sia il Lions che il Kiwanis organizzano abitualmente banchetti di vendita, eventi e conviviali per raccogliere i fondi destinati ai diversi progetti. In questo caso i proventi di entrambi i club verranno destinati a questa idea. Anche i giovani Leo, con il neo presidente Michel Vian, stanno pensando a diverse iniziative e speriamo di riuscire a coinvolgere e sensibilizzare l’intera città. In questo modo speriamo che ognuno senta questo parco un po’ “suo” e se ne prenda cura. E’ anche un invito a tutti a prendersi a cuore i più deboli, a partire dai bambini. E a realizzare davvero l’accoglienza e l’inclusione di cui tanto si parla

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un commento

  1. Sì è trattato di una favola di fine estate …. giusto una favola …o una illusione….ovvero l’ennesima delusione? Il progetto ad oggi non è partito . Ostacoli buroscratici o mancanza di fondi. Per chi ci ha creduto sarebbe interessante saperlo. Grazie

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