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Piazza Perretta pedonale, al posto dei marciapiedi posizionato il porfido

Piccolo ma decisivo intervento in queste ore in piazza Perretta, centro di Como. Dopo averla svuotata dalle auto dei residenti (spostate in piazza Roma) per trasformarla definitivamente in uno spazio pedonale per mercatini ed eventi, l’amministrazione Rapinese ha dapprima eliminato i marciapiedi centrali e ora, nello stesso punto, avviato il cantiere per la posa del porfido. Lavori che sono praticamente conclusi.

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18 Commenti

  1. Bello il porfido, bellissimo; già che c’erano potevano fare direttamente un distributore di benzina.

  2. Forse non avevano più lastroni e hanno messo il porfido?Che oltre tutto è più difficile da mantenere se si sposta un massello altro ennesimo buco nelle strade di Como.

    E.V:

  3. se cerchi un imprenditore per sistemarlo in centro a Como lo farà mio marito 334 9403061 grazie

  4. Tanto quando l’ex banca d’Italia diventerà un hotel ritornerà ad essere un parcheggio o se ci va bene un dehors.

    1. Purtroppo in Italia la manutenzione è sparita totalmente (vedi aiuole, strade ecc ) io applicherei la legge (chi sporca paga) avrei anche un’idea: darei in mano la sorveglianza di tutto ciò ai volontari ( senza loro questo stato sarebbe già sparito anni e anni fa, quindi tutta la mia gratitudine. A malincuore va bene il porfido

  5. Stimo.il. Sindaco per molte iniziative, architettonicamente è un geometra, senza offese x i geometri!.”
    “percheggiatore abusivo”
    lande desolate senza un albero !
    Sarei capace pure io di fare il sindaco così!

  6. Lavori e costi ( coi ns quattrini) inutile e orrendi. O tutte lastre o tutto porfido ( che deve essere poi mantenuto in ottimo stato)
    Poi mancano sicuramente alberi, sarebbe bello averli come quelli in via cavallotti.

      1. Ben venga aver tolto quei posteggi e ben venga che Rapinese abbia cambiato idea rispetto a quanto diceva qualche anno fa.

        Ma se son queste le rivoluzioni, auguri!

  7. Mancava poco per rendere perfetta questa pedonalizzazione: dove c’era l’isola pedonale un filare di cinque o sei tigli con tre o quattro panchine sottostanti, come quelle di Ico Parisi del lungolago.
    Quando si parla di progettazione del verde urbano, allo scopo di valorizzare angoli di città, si intende comunque un progetto generale, elaborato con logica di sistema da architetti esperti del verde, allo scopo di abbellire, oltre che proteggere dal sole. Quel genere di programmazione a cui sembra allergico l’attuale Sindaco di Como, per essere gentili forse perché ritiene erroneamente che il termine “pianificazione” faccia parte del detestato vocabolario della politica, quella vera e di miglior livello. Quella stessa buona politica che ha trasformato angoli di Milano e di altre città assai più grigie della nostra in luoghi di pregio ambientale, oltre che culturale. L’esatto contrario delle azioni frammentarie, scollegate dal contesto, parziali che, di solito, non fanno parlare di sé se non per qualche sampietrino in più.

    1. No, avresti mantenuto separata la via dalla piazza, non rendendola un’area di passaggio ma qualcosa di slegato.

      Poi ovviamente la pavimentazione dalle foto pare ridicola.

  8. architettonicamente orrendo il passaggio dai lastroni al porfido.
    Una ne fanno dieci ne sbagliano.
    Povera Como

    1. Condivido, o tutti lastroni o tutto porfido. Sulle panchine vorrei chiedere perchè si sono messe panchine senza schienale (via Luini e Carcano) forse per invogliare a stare seduti per meno tempo, una specie di turnover come per le auto in zona disco?
      Sulla passeggiata L. Gelpi, non lo chiedo più perchè la panchina all’ombra rotta e rimossa non è stata più rimessa. Non lo voglio sapere.

  9. Pareva brutto mettere degli alberi. Ah no poi c’è da fare manutenzione. Come non detto. Vai di porfido

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