Ve la ricordate la Sartoria Ciclistica? Il Bike Cafè sotto i portici dietro il Duomo nato nel 2017 da un’intuizione geniale di Alex Mitchumm (Alessandro Tino, all’anagrafe) anima da ciclista e dna legato al mondo della moda ereditato dal padre, fondatore appunto del brand Mitchumm?
Ebbene, quel locale a metà strada tra un Bar Sport per amanti delle due ruote e una “boutique” per ciclisti amanti del bello, chiuso ormai dal 2020 a seguito della pandemia, è tornato in un nuovo spazio e con nuove idee tutte da scoprire.
“Il 23 settembre, dopo due anni trascorsi un po’ in sordina continuando l’attività della Sartoria nel negozio Mitchumm di via Muralto, finalmente ha riaperto il Bike Cafè in un nuovo locale in via Borgovico 54, dove prima c’era una galleria d’arte – racconta Alex – a occuparsene in prima persona sarà mia moglie Annalise anche se io, che sono il ciclista di famiglia, sarò comunque presente”.
E le novità rispetto al format precedente sono tante: “All’interno convivranno una parte di negozio dedicato al nostro marchio di abbigliamento da ciclismo Sartoria Ciclistica e alla vendita di accessori, e una zona bar – spiega – ma ci sarà anche spazio per una micro officina self service dove fare in autonomia piccole riparazioni alla propria bici”.
Non un negozio di biciclette, quindi, ma un’anima sfaccettata che ricorda quella del mondo della moda: “Quello che faremo sarà anche portare il mondo moda nel ciclismo, ad esempio con collaborazioni con marchi di biciclette con telai disegnati da Sartoria Ciclistica”.
Il tutto, però, in un ambiente informale in cui fermarsi per un panino e una birra magari a guardare il Giro d’Italia in tv, oppure anche solo per lasciare la propria bici in attesa del check-in in qualche casa vacanze della città: “Già cinque anni fa, con il nostro primo locale, avevamo intuito che il cicloturismo era un settore in forte crescita e la realtà di oggi ci dà ragione – dice Alex – per questo offriremo ai turisti anche il servizio di early check-in, ovvero la possibilità di lasciare in deposito la propria bici e il bagaglio in Sartoria e farsi un giro in città in attesa dell’ora giusta per avere le chiavi del proprio alloggio”.
Una scommessa, quella della nuova Sartoria Ciclistica, che si intreccia anche con quelle di una via dalle mille potenzialità ancora in parte inespresse. “Via Borgovico Vecchia è una strada bellissima che mi piace anche così com’è oggi con le buche ma, in attesa di vedere come si trasformerà, aprire qui è anche una sfida visto che non è certamente una strada ciclabile – conclude Alex – però sono sicuro che un’attività come la nostra porterà valore fin da ora alla zona perché avremo un orario 9-15 che coprirà le colazioni e i pranzi veloci in stile pane e salame dei ciclisti di una volta, poi nel weekend apriremo dalle 9 alle 19 portando potenziali clienti ai ristoranti vicini dove, chi si è fatto una birra da noi, potrà fermarsi a cenare”.
Battesimo ufficiale con il Giro di Lombardia in programma l’8 ottobre.
2 Commenti
nella città senza piste ciclabili…
Bravi, ragazzi! Ci vuole il coraggio, oltre alle buone idee (ed ovviamente al capitale da investire). Via Borgo Vico Vecchia ha il suo fascino ed indubbie potenzialità. Forse la posizione e il pessimo asfalto non sono proprio l’ideale per il passaggio dei ciclisti ma vedremo col tempo. Auguro solo il meglio a questi giovani imprenditori.