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Traffico, Rapinese mette le mani avanti: “Caos a Natale? La città è intasata da quando avevo 13 anni”

Ospite di Espansione Tv come ogni venerdì, e intervistato da Michela Vitale, il sindaco di Como Alessandro Rapinese è stato incalzato sul grandissimo caos che ha contraddistinto l’organizzazione degli eventi di Natale, con tanto di pesante strigliata del prefetto nei confronti dell’amministrazione e conferenza stampa di presentazione saltata. Poi, come noto, è arrivato un via libera “a tempo” per il mercatino e la pista del ghiaccio che apriranno domani, ma Palazzo Cernezzi dovrà consegnare ancora documenti alla Prefettura la prossima settimana per il via libera definitivo.

“Il sindaco non può occuparsi proprio di tutto, ci sono dirigenti e assessori – ha esordito il sindaco ripercorrendo le ultime ore convulse – Ieri sono rimasto molto sorpreso dal comunicato della Prefettura anche se il prefetto è fantastico e collabora con il Comune in maniera eccezionale. Ho preso in mano la faccenda, anche se la sicurezza era una cosa che non seguivo. La conferenza stampa saltata oggi? L’appuntamento in Questura si è prolungato, la riunione era complessa e alle 14.30 eravamo ancora lì e allora abbiamo deciso di mandare un comunicato”.

“Devo dire che si sta lavorando e l’ultimo responsabile di un’amministrazione è il sindaco, dunque sono io – ha detto facendo autocritica il sindaco – Ma questo fa parte di un processo di collaborazione e unità tra i settori ed è bellissimo, anche se il sindaco non ha alcuna competenza perché dà gli indirizzi e gli uffici devono adempiere”.

Dopo aver rivendicato lo spacchettamento dei bandi per gli eventi natalizi rispetto al passato (“Atto molto coraggioso, è sempre stato il mio obiettivo”), il primo cittadino è tornato sul comunicato della prefettura: “E’ stato un campanello d’allarme micidiale, non è facile prendere schiaffi così dal prefetto. Ma gli esseri umani sbagliano, qualcosa nell’organizzazione non ha funzionato ma oggi ero lì e nessun sindaco si prende la responsabilità di andare a una riunione tecnica. Ora ci sarà un nuovo appuntamento con il prefetto la settimana prossima e sono convinto che porteremo in porto la barca e sarà una grande soddisfazione per tutti”. Ottimismo, dunque, sulla consegna dei documenti definitivi sia per la sicurezza che per la viabilità del Natale a Como.

Infine – dopo anni di attacchi sfrenati alla Città dei Balocchi per il traffico e recenti affondi pesantissimi sullo stesso tema al Comune di Cernobbio per la kermesse in fase di organizzazione – Rapinese ha “scoperto” il traffico in città: “Questa sera sono dovuto tornare in Comune a prendere un documento e viale Lecco era intasato. Ma Como era intasata anche quando avevo 13 anni e non c’erano gli eventi natalizi. La città lo è a giugno, luglio, agosto, settembre, maggio. Gli autosili sono pieni alle 10.30 del mattino anche senza la giostrina di piazza Volta. Intanto i documenti tecnici li stiamo rifinendo (sulla viabilità per il periodo delle feste, ndr), anche se qualcosa è andata storta e io non mi nascondo dietro a nessuno. Sistemeremo la faccenda”.

Traffico di Natale, Rapinese: “Non voglio sentire gente lamentarsi, si usino i piedi. Il sindaco non può risolvere tutto”

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15 Commenti

  1. alloooooora:che Como sia intasata da quando il nostro Sindaco aveva 13 anni E’ VERO!
    Per in nati a Como è così! Chi è arrivato “ieri” a viverci non lo sa! O c’è chi se lo scorda!

    Comunque un Sindaco è eletto per migliorare quanto è possibile. Non è una giustificazione!

    Quindi Rapinese dice il giusto in termini di “esperienza storica”, sul da farsi deve ancora ragionarci, è il suo PRIMO Natale da sindaco…ma ci aspettiamo di meglio!

    MOLTO MEGLIO! Così sono capaci tutti. Purtroppo.
    Migliorerà con il tempo. Ci auguriamo.

  2. Domanda: “ anche se il sindaco non ha alcuna competenza perché dà gli indirizzi e gli uffici devono adempiere…” cosa ci fa Rapinese all’ufficio tributi?

  3. Domanda : “ ma se il Sindaco da l’indirizzo politico e non entra nel merito della parte amministrativa, Rapinese cosa ci fa all’ufficio tributi?”

  4. Non si sta solo discutendo se a Como c’è traffico o meno. Il tema è un altro. È il gap tra quanto dichiarato da Rapinese Sindaco e quanto stiamo vedendo giorno dopo giorno. In fin dei conti, con Natale a Como si è entrati in emergenza prima ancora dell’inaugurazione. Le super novità si stanno traducendo in un lunapark e nel solito mercatino di Natale. Nulla di particolarmente diverso da quello che si organizza in tantissime altre città italiane. Niente che renda speciale il Natale a Como. Il Sindaco c’entra poco sugli aspetti operativi; non può sostituirsi agli Assessori, che in ogni caso ha scelto, e ai Dirigenti, è vero, ma la scelta politica di sostituire in fretta e furia la Città dei Balocchi è sua e non può rimbalzarla su nessun altro. Se avesse aspettato almeno un anno prima di avvicendarla con Natale a Como, avrebbe avuto il tempo per comprendere la complessità dell’organizzazione e per affrontare i vari problemi, e mi dicono siano tanti, senza fretta e con meno approssimazione. Insomma, non può fare tutto ma non può certo dire che non c’entra nulla.

    1. Ma si è accorto che i mezzi sono un disastro? Saltano le corse e lasciano a terra le persone perché troppo pieni. Facile parlare se si fa il pensionato in Como centro.

  5. È fantastico. Anche quando lo prendono a sberle e lo mettono in castigo dietro la lavagna, riesce a mettere in piedi una contronarrazione aggrappandosi ai soliti mood del “solo chi non fa non sbaglia” e “almeno io ci ho messo la faccia”.
    Ovviamente smarcandosi da assessori e funzionari e rassicurando tutti con un “va beh, prenderò in mano anche questa e porterò (io!) la barca in porto”.

  6. Qualcuno avvisi Rapinese che non é il Prefetto a dover collaborare col Comune, bensí l’esatto opposto. Sarebbe auspicabile che in Comune collabori con la Prefettura in modalitá “ovvia e scontata”, per la modalitá “eccezionale” non é questo il pianeta…..

  7. Che la città sia intasata dal traffico da sempre soprattutto in orari di punta non è una novità ed è vero. Anni fa qualcuno ipotizzava una galleria per saltare la Napoleona…. quel che è certo è che servirebbero decisioni forti e coraggiose… ad esempio cambiare il “girone”, o rendere a senso unico via Varesina e via Paoli (una in uscita e l’altra in entrata alla città), trasformare le ferrovie Nord in una metropolitana cittadina nell’ultimo tratto con treni ogni 10 minuti e parcheggi adeguati, oltre a qualche pista ciclabile vera….

  8. Dopo aver passato 12 anni in consiglio a dirci quanto poco veniva fatto dagli altri e quante belle soluzioni aveva lui pronte a portata di mano, scopre che la città è incasinata e c’è poco da fare? Non benissimo.

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