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Omicidio don Roberto, i deputati leghisti vogliono il censimento: “Quanti immigrati irregolari a Como? Quanti con decreto di espulsione?”

Il dolore a un certo punto lascia spazio a altro. Così, a tre giorni di distanza, l’omicidio di don Roberto Malgesini diventa caso politico.

Omicidio a Como in piazza San Rocco: ucciso il parroco don Roberto, il prete degli ultimi

Lo diventa per i deputati lariani della Lega, Alessandra Locatelli, Nicola Molteni e Eugenio Zoffili, che hanno presentato, poche ore fa, un’interrogazione al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.

Documento che, di fatto, chiede un censimento del “numero effettivo degli immigrati irregolari presenti nella provincia di Como e quanti siano destinatari di un decreto di espulsione non eseguito, infine quali iniziative intenda assumere al fine di assicurare il trattenimento e l’effettivo rimpatrio degli stessi al fine di scongiurare il verificarsi di altri gravissimi episodi analoghi a quello accaduto davanti alla Parrocchia di San Rocco a Como.”

Il testo integrale dell’Interrogazione:

Al Ministro dell’interno – Per sapere – premesso che:

l’omicidio di Don Roberto Malgesini a Como, accoltellato da un immigrato clandestino la mattina di martedì 15 settembre, ha suscitato profondo cordoglio e sgomento in tutto il Paese e non solo nella comunità comasca;

secondo quanto riportato dalla stampa, a ferire a morte il parroco con una serie di coltellate, tra cui una letale al collo, è stato un immigrato tunisino, senza fissa dimora e senza permesso di soggiorno, il quale si è poi costituito (salvo poi ritrattare in queste ore, Ndr);

l’immigrato avrebbe aspettato il sacerdote nel piccolo parcheggio davanti alla Parrocchia di San Rocco, dove ogni mattina quest’ultimo caricava l’auto per fare il suo giro di colazioni ai senzatetto, e qui lo avrebbe accoltellato senza motivo e con brutale violenza, fino a lasciarlo poi a terra in fin di vita non lontano dalla chiesa;

quanto accaduto è di assoluta gravità non solo per le modalità con cui il parroco è stato ucciso ma anche perché, sempre secondo quanto riportato dalla stampa, iI cittadino tunisino, condannato in passato per maltrattamenti in famiglia ed estorsione, non avrebbe avuto diritto a stare nel nostro Paese già dal 2014 in quanto privo di permesso di soggiorno e già destinatario di un decreto di espulsione;

nonostante quanto sopra, nei confronti dell’immigrato non era stato adottato alcun provvedimento di trattenimento amministrativo né provveduto al suo effettivo rimpatrio, nonostante anche i più recenti proclami del Ministro in indirizzo circa gli accordi con la Tunisia per le riammissioni dei cittadini irregolari in Italia, provvedimenti che avrebbero comunque potuto scongiurare la commissione del brutale omicidio;

quale sia il numero effettivo degli immigrati irregolari presenti nella provincia di Como e quanti siano destinatari di un decreto di espulsione non eseguito, infine quali iniziative intenda assumere al fine di assicurare il trattenimento e l’effettivo rimpatrio degli stessi al fine di scongiurare il verificarsi di altri gravissimi episodi analoghi a quello accaduto davanti alla Parrocchia di San Rocco a Como.
On. Nicola Molteni
On. Alessandra Locatelli
On. Eugenio Zoffili

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un commento

  1. Svegliarsi prima ? E quando lo hanno saputo ? Posto che è ammesso il ri orso al decreto di espulsione in vari gradi di giudizio…

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