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Primo partito nazionale. E FdI a Como prende a ceffoni Forza Italia, Lega e le gite in barca del presidente Csu

Difficile dare torto ai dubbi espressi nel clamoroso audio fuorionda del consigliere comunale di Forza Italia, Davide Gervasoni, dopo aver sentito le dichiarazioni di ben tre esponenti di Fratelli d’Italia ieri sera in consiglio comunale.

Una raffica senza sosta contro vari obiettivi ma tutti sostanzialmente tra gli alleati del partito di Giorgia Meloni a Como, incoronato proprio ieri sera dal tg di La7, a livello nazionale, come prima forza in assolito.

Forse anche forte di quest’ultimo ruggito, ieri sera FdI è parso quasi più  partito di opposizione che di maggioranza, accreditando la sensazione che da quelle parti l’esperienza della giunta Landriscina, e forse anche dell’assetto attuale del centrodestra, sia considerata già finita, magari con la volontà dei meloniani in versione extralarge di diventare i mazzieri al tavolo della coalizione in vista delle prossime elezioni (2022, salvo accelerazioni come nel ragionamento di Gervasoni).

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In sequenza, il capogruppo di Fratelli d’Italia Matteo Ferretti ha preso a pallonate politiche l’assessore Marco Galli (Insieme per Landriscina) sui giardini a lago; il collega meloniano Sergio De Santis è tornato in termini chiaramente polemici sulla mozione bocciata per intitolare una porzione di lungolago ad Alida Valli; e infine il battitore libero (più un guastatore in servizio permanente effettivo all’interno del centrodestra, sempre sotto le insegne di FdI) Mario Gorla ha piazzato un affondo durissimo contro il presidente di Csu, Renato Acquistapace, esponente di Forza Italia, sia per i ritardi sul porto di Sant’Agostino sia per le sue foto su facebook in cui appare in barca.

Ferretti, parlando dei giardini a lago per cui è stato appena selezionato il team di professionisti che dovrà redigere i progetti definitivo ed esecutivo, ha ribadito continuamente che “abbiamo perso 4 anni”, ha sottolineato con la matita blu “che il primo progetto presentava delle lacune enormi” e poi ha invitato l’assessore Marco Galli “a relazionare costantemente al consiglio comunale e a farci avere il cronoprogramma”.

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Poi è toccato a De Santis, ancora scottato per la bocciatura sulla mozione per intitolare parte del lungolago ad Alida Valli con i voti contrari e determinati anche di Lega e Forza Italia.

Ebbene, De Santis – nel rigraziare l’assessore Livia Cioffi per il fatto che il film dedicato ad Alida Valli sarà proiettato nell’ambito del Villa Olmo Festival a fine luglio – ha innanzitutto voluto ribadire che “Alida Valli era comasca d’adozione, non di passaggio, iscritta all’anagrafe e residente come tanti qui dentro”, e poi “non per far polemica”, l’esponente di FdI si è chiesto “come si siano potuti lasciare quei 100 metri d’asfalto al nulla piuttosto che dedicarli a una grande attrice che Como ha davvero amato, di un amore ricambiato”.

Ma l’affondo più pesante è arrivato come quasi ogni lunedì da Mario Gorla, indipendente eletto con Fratelli d’Italia. Con la premessa di voler difendere il sindaco Mario Landriscina “costretto a subire le responsabilità di atti che non gli competono, prendendo vergate sulla schiena dai cittadini totalmente gratuite”, Gorla ha chiesto innanzitutto che vengano convocati in una Commissione ad hoc i vertici di Ferrovie Nord per il tema dei tempi lunghi ai passaggi a livello cittadini. Manco a dirlo, l’assessore alla partita è Pierangelo Gervasoni di Forza Italia.

“Potremmo anche organizzare un torneo di scopa d’assi prima che le sbarre si alzino – ha aggiunto con un tocco surreale – Così si potrebbe vedere la gente che cuoce al sole e impreca contro il sindaco mentre la fila delle auto a Como Borghi arriva fino a via Petrarca”.

Poi gli schiaffi diretti tutti al presidente di Csu, Renato Acquistapace, per la questione dei ritardi sui lavori a Sant’Agostino e persino per le sue personali uscite in barca.

“A me non è sufficiente sentire che non è compito nostro, che ci sono problemi tecnici, contrattuali e intanto nulla cambia – ha affermato Gorla – Invito formalmente il sindaco a chiamare in audizione il presidente di Csu in Commissione per riferire sul caso specifico del porto di Sant’Agostino e sul sistema organizzativo della società”.

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E poi: “Ma in Csu si accorgono di cosa hanno combinato? I pescatori e i proprietari delle barche sono costretti a ormeggiare per i rimessaggi sparsi su tutto il lago, con un aggravio pesante dei costi. Anche loro si incazzano ingiustamente col sindaco, anche perché mentre loro non possono andare a prendere la loro barca, su facebook appaiono bellissime foto che ritraggono il presidente di Csu in morbido relax sul lago, sdraiato sulla propria barca a gustarsi il panorama. Spero che il sindaco li convocherà e si assumano le proprie responsbilità”.

E dalla forza che teoricamente sarebbe parte integrante e sostanziale della maggioranza di centrodestra, è tutto.

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2 Commenti

  1. Sarà bellissimo quando tra un anno su presenteranno alle elezioni come al solito tutti assieme sbandierando la fantomatica “unità del centrodestra”.

    Il problema grave è che il comasco medio poi ci crede veramente.

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