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Como, chiude lo storico “Matteo Banfi” di via Garibaldi. Benedetta: “Grazie a tutti per l’affetto dimostrato”

“Ringraziamo tutti i clienti che sono venuti a trovarci in questi 15 anni, per la fedeltà e l’affetto dimostrato”.

Con queste parole Benedetta Banfi, che insieme alla mamma ha portato avanti l’attività di famiglia dopo la recente scomparsa del fratello Matteo e poco prima del padre Massimo, saluta tutti coloro che hanno frequentato il negozio di calzature comasco all’angolo tra viale Cavallotti e via Garibaldi.

L’azienda calzaturiera Banfi fu fondata nel 1918 a Parabiago dal bisnonno di Matteo, Pietro, che riuscì a creare capolavori tali che le sue scarpe arrivarono a essere indossate persino dai Savoia.

L’azienda passò poi nelle mani del figlio Riccardo che portò avanti la tradizione di famiglia tanto che le scarpe del calzaturificio Banfi, in tempi più recenti, sono state richieste da marchi prestigiosi come Chanel e Louboutin.

Negli ultimi anni l’azienda è stata poi divisa tra i due figli di Riccardo, Massimo e Adriano. E proprio a Massimo si deve l’apertura, appunto quindici anni fa, del negozio comasco “Matteo Banfi Como” che gestiva con la moglie Graziella e i figli Matteo e Benedetta. Fino alla scomparsa, un paio di mesi fa, di Massimo e Matteo.

“Tutte le persone che stanno passando in questi giorni dal negozio sono dispiaciute – aggiunge Benedetta – purtroppo abbiamo preso questa decisione perché sono venute a mancare due colonne portanti dell’attività. La clientela si è dimostrata vicina e ci ha ringraziato per questi anni insieme, dicendo che mancherà loro non solo la vendita di calzature ma anche l’aspetto umano che ci ha sempre caratterizzati. Ci dicono che eravamo un punto di riferimento per chi passava di lì e voleva fare due chiacchiere, a partire da papà che coinvolgeva sempre i clienti”.

Dal 12 giugno, per cessata attività, è iniziata la svendita totale (fino a esaurimento merce) con sconti dal 20% al 70%.

Como, addio a Matteo Banfi, ha fatto la storia della calzatura in via Garibaldi. Solo un mese fa la morte di papà Massimo

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