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Punti di vista

Oltre 100 sindaci di Como e Varese (ma non Landriscina e Galbiati) firmano la lettera contro Ats di Broggi e Moretti. Elenco e testo

I due sindaci di Olgiate Comasco, Simone Moretti, e di Solbiate con Cagno, Federico Broggi, avevano dato il là  soltanto pochi giorni fa, contestando pesantemente la ricostruzione dei disagi sul doppio fronte tamponi e tracciamento negato quasi da Ats Insubria in una recente conferenza stampa.

Ma così tante e diffuse sono state le testimonianze di solidarietà e la vicinanza espresse da altri primi cittadini e da numerosi cittadini agli stessi Broggi e Moretti, che la reazione “di pancia” dei due sindaci è diventata una lunga e articolatissima lettera.

Caos tamponi, Ats punta il dito su sindaci e Asst. La furia parallela di Moretti e Broggi: “Panzane e scaricabarile”

Un documento che, di nuovo, davvero non fa sconti ad Ats e che ha raccolto un consenso “esagerato”: decine, decine e decine di sindaci delle province di Como e di Varese (Ats Insubria, come noto, racchiude parte di entrambe le province) che tentano di fare squadra per dare uno scossone a una situazione ormai più che critica su mille fronti: dal tracciamento al numero verde, dal mancato ricambio generazionale dei medici di famiglia fino alle criticità delle cosiddette Usca.

Pubblichiamo qui la lettera originale con tutte le firme in formato Pdf, dove peraltro spicca la frattura nel centrodestra che il documento ha provocato. Vedi le assenze dei sindaci di Como e Cantù, Mario Landriscina e Alice Galbiati, a differenza della collega di Erba, Veronica Airoldi.

Di seguito, invece, riportiamo il testo integrale con l’elenco dei firmatari in fondo.

La nostra Regione, come tutto il Paese, si trova ormai da alcune settimane nel pieno della quarta ondata e ciascuno dei nostri Comuni sta registrando un numero sempre più alto di positivi, con incrementi medi giornalieri del 10-15%, toccando picchi mai raggiunti nel corso dei mesi precedenti. In questo contesto, in uno spirito sempre collaborativo e costruttivo, siamo a sottoporvi una serie di criticità che stiamo riscontrando direttamente e tramite segnalazioni pervenute dai cittadini:

– Il sistema di tracciamento, in capo alla nostra ATS evidenzia fortissime criticità, a causa della evidente mancanza di personale dedicato e formato, oggi inadeguato a sopportare l’aumentato carico di lavoro direttamente proporzionale all’esplosione dei nuovi positivi; in ragione di ciò si deve quanto prima provvedere a incrementare il personale dedicato e formato che si occupa del tracciamento dei contatti;

– Il numero verde non è in grado di sostenere il carico di lavoro attuale e sempre più cittadini lamentano o l’impossibilità di avere una risposta o di ricevere solo risposte approssimative. I cittadini hanno la stringente necessità di interfacciarsi direttamente con ATS e ad oggi ciò non avviene, scaricando spesso ogni problema sulle spalle dei medici di medicina generale, a loro volta sovraccarichi di lavoro e innescando così un cortocircuito che va a colpire unicamente il paziente;

– Molte persone fino a pochissimi giorni fa non riuscivano a uscire dalla quarantena per mancanza di programmazione del tampone (con evidenti ripercussioni sulla vita familiare e lavorativa), assolutamente necessario dall’inizio dell’anno poiché l’assenza dal luogo di lavoro, oltre i giorni di quarantena, non è più coperta dalla malattia. Oltre a ciò, si evidenziano criticità nell’emissione del “green pass”, il cui ritardo può provocare ulteriori problemi per il rientro in ambito sociale e lavorativo. Le ASST non sono responsabili di tale problema, come invece riferito a mezzo stampa;

– MEDICI DI MEDICINA GENERALE

▪ mancano Medici, questo è e sarà un problema sempre più impattante per il territorio e per i cittadini; il medico di medicina generale è una figura fondamentale e punto di riferimento per il cittadino per l’accesso alle cure del Sistema Sanitario Nazionale e lo è ancora di più in questo periodo storico per garantire un supporto al cittadino e i pochi rimasti sono in difficoltà poiché devono sobbarcarsi compiti (e responsabilità) crescenti;

▪ non c’è un adeguato ricambio generazionale e con i pensionamenti dei medici di medicina generale previsti per i prossimi anni la situazione tenderà ad aggravarsi. Mancano giovani medici che abbiano voglia di affrontare una professione che vede aumentare di giorno in giorno compiti burocratici ed oneri, oltre al problema legato all’organizzazione dei concorsi per accedere alla scuola di formazione e alla professione. Questo tema, se non affrontato, genererà un problema sociale potenzialmente devastante e non consentirà lo sviluppo delle case della comunità; in questo contesto è fondamentale che sia aumentato il numero di borse disponibili per la formazione dei futuri Medici di Medicina Generale;

– UNITA’ SPECIALI DI CONTINUITA’ ASSISTENZIALE PROVINCIALE (USCA)

▪ mancano medici nei presìdi USCA territoriali, dopo la forte riduzione di personale (e la chiusura della maggior parte delle sedi) attuata negli scorsi mesi che ha portato a un conseguente peggioramento del servizio di assistenza e gestione territoriale dei pazienti positivi, con conseguenti enormi ritardi nella gestione delle richieste e pericolo per la salute dei pazienti;

▪ tali carenze stanno provocando un secondo problema che riguarda il sovraccarico dei Pronto Soccorso a cui si rivolgono i pazienti positivi che non trovano adeguate risposte sul territorio. Su tutti questi temi chiediamo ad ATS di aprire celermente un tavolo di confronto e lavoro con i Comuni e le Province di Como e Varese, affinché si possa addivenire quanto prima a una soluzione di cui in prima persona siano i cittadini a beneficiare. Ci preme evidenziare, alla luce delle dichiarazioni apparse sulla stampa, il ruolo che i Comuni hanno svolto e stanno svolgendo da due anni a questa parte, quale prima interfaccia per la raccolta di ogni problema da parte dei cittadini, assumendosi compiti non propri e adempiendo a un fondamentale ruolo di collante sociale grazie alla preziosa collaborazione dei Medici del territorio con cui è stato possibile organizzare e allestire diversi hub vaccinali e provvedere alla vaccinazione domiciliare di numerosi pazienti. Deriva da ciò che sia inaccettabile l’invito a puntare il dito contro i Comuni per le code che si formano fuori dalle farmacie. La tenuta sociale del nostro territorio parte da un concetto di corresponsabilità, quanto mai fondamentale nell’attuale clima di difficoltà e incertezza.

In attesa di un cortese riscontro alla presente, si porgono cordiali saluti.

Comuni sottoscrittori – Province di Como e Varese

  • Federico Broggi, Sindaco di Solbiate con Cagno
  • Simone Moretti, Sindaco di Olgiate Comasco
  • Davide Galimberti, Sindaco di Varese
  • Veronica Airoldi, Sindaco di Erba
  • Giovanni Corbo, Sindaco di Besnate
  • Pierluigi Mascetti, Sindaco di San Fermo della Battaglia
  • Dimitri Cassani, Sindaco di Casorate Sempione
  • Mauro Guerra, Sindaco di Tremezzina
  • Fabio Montagnoli, Sindaco di Arsago Seprio
  • Valerio Perroni, Sindaco di Villa Guardia
  • Augusto Airoldi, Sindaco di Saronno
  • Andrea Dall’Osto, Sindaco di Brunello
  • Luigi Abati, Sindaco di Beregazzo con Figliaro
  • Cinzia Negretti, Sindaco di Guanzate
  • Irene Bellifemine, Sindaco di Malnate
  • Rodolfo Civelli, Sindaco di Albiolo
  • Fabio Chindamo, Sindaco di Bulgarograsso
  • Francesco Cavadini, Sindaco di Brienno
  • Lucio Tarzi, Sindaco di Valmorea
  • Giovanni Frangi, Sindaco di Colverde
  • Giuseppe Prestinari, Sindaco di Faloppio
  • Giovanni Resteghini, Sindaco di Bisuschio
  • Rita Lambrughi, Sindaco di Uggiate Trevano
  • Giovanni Pagani, Sindaco di Appiano Gentile
  • Alberto Introzzi, Sindaco di Montano Lucino
  • Agostino Grisoni, Sindaco di Ronago
  • Anna Gargano, Sindaco di Lurate Caccivio
  • Paolo Clerici, Sindaco di Cadorago
  • Graziano Terzaghi, Sindaco di Veniano
  • Alberto Pagani, Sindaco di Binago
  • Massimo Della Rosa, Sindaco di Castelnuovo Bozzente
  • Guido Bertocchi, Sindaco di Bizzarone
  • Elena Daddi, Sindaco di Bregnano
  • Federico Bassani, Sindaco di Lurago d’Erba
  • Danilo Caironi, Sindaco di Limido Comasco
  • Lorenzo Baratelli, Sindaco di Ternate
  • Laura Bussolotti, Sindaco di Travedona Monate
  • Cristiano Citterio, Sindaco di Vedano Olona
  • Daniele Parrino, Sindaco di Vergiate
  • Gianmario Bernasconi, Sindaco di Azzate
  • Ettore Pelucchi, Sindaco di Ponte Lambro
  • Maria Pia Tagliabue, Sindaco di Cabiate
  • Alberto Rivetti, Sindaco di Anzano del Parco
  • Alessio Cantaluppi, Sindaco di Lipomo
  • Marcello Pontiggia, Sindaco di Caslino d’Erba
  • Francesca Curtale, Sindaco di Senna Comasco
  • Franco Tagliabue, Sindaco di Cirimido
  • Corrado Nazario Moro, Sindaco di Dumenza
  • Marco Baroffio, Sindaco di Fagnano Olona
  • Filippo Gesualdi, Sindaco di Ferno
  • Alberto Oleari, Sindaco di Turate
  • Claudio Ventimiglia, Sindaco di Golasecca
  • Samuel Lucchini, Sindaco di Gemonio
  • Marco Fazio, Sindaco di Germignaga
  • Luigi Monza, Sindaco di Mozzate
  • Fabio Galli, Sindaco di Pusiano
  • Maurizio Capitani, Sindaco di Vertemate
  • Paola Pepe, Sindaco di Carate Urio
  • Claudio Meroni, Sindaco di Cucciago
  • Giuseppe Sormani, Sindaco di Sormano
  • Alberto Peverelli, Sindaco di Grandate
  • Daniele Colombo, Sindaco di Carugo
  • Aldo Riva, Sindaco di Dizzasco
  • Claudio Canobbio, Sindaco di Fenegrò
  • Anna Seregni, Sindaco di Casnate con Bernate
  • Carlo Ballabio, Sindaco di Albese con Cassano
  • Stefano Colzani, Sindaco di Alserio
  • Giacomo Morelli, Sindaco di Rodero
  • Giovanni Vanossi, Sindaco di Merone
  • Mario Chiavenna, Sindaco di Orsenigo
  • Sergio Binda, Sindaco di Rezzago
  • Roberto Fornasiero, Sindaco di Fino Mornasco
  • Paolo Vismara, Sindaco di Brenna
  • Luciano Puggioni, Sindaco di Bardello
  • Riccardo Del Torchio, Sindaco di Besozzo
  • Daniele Boldrini, Sindaco di Brezzo di Bedero
  • Roberto Piccinelli, Sindaco di Brinzio
  • Fabio Zucconelli, Sindaco di Brusimpiano
  • Matteo Sambo, Sindaco di Buguggiate
  • Chiara Catella, Sindaco di Cantello
  • Maurizio Colombo, Sindaco di Cardano al Campo
  • Silvano Martelozzo, Sindaco di Castelseprio
  • Michele Ballarini, Sindaco di Comerio
  • Marco Giudici, Sindaco Caronno Pertusella
  • Emilio Magni, Sindaco di Cazzago Brabbia
  • Marina Paola Rovelli, Sindaco di Comabbio
  • Giuseppina Mandelli D’Agostini, Sindaco di Cunardo
  • Vittorio Landoni, Sindaco di Gorla Minore
  • Paolino Fedre, Sindaco di Gornate Olona
  • Adriano Boscardin, Sindaco di Grantola
  • Marco Cavallin, Sindaco di Induno Olona
  • Melissa De Santis, Sindaco di Ispra
  • Massimo Mastromarino, Sindaco di Lavena Ponte Tresa
  • Giovanni Parmigiani, Sindaco di Leggiuno
  • Nadia Rosa, Sindaco di Lonate Pozzolo
  • Enrico Bianchi, Sindaco di Luino
  • Fabio Passera, Sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca
  • Franco Oregioni, Sindaco di Monvalle
  • Davide Tamborini, Sindaco di Mornago
  • Franco Ghiringhelli, Sindaco di Oggiona con Santo Stefano
  • Giovanni Montano, Sindaco di Olgiate Olona
  • Maurizio Zanuso, Sindaco di Saltrio
  • Stefano Bellaria, Sindaco di Somma Lombardo
  • Mauro Croci, Sindaco di Sumirago
  • Melissa De Sanctis, Sindaco di Ispra3
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3 Commenti

  1. Ci sono sindaci che, nonostante siano stati invitati a firmare il documento, hanno declinato non prendendo una posizione e poi hanno firmato ordinanze , fai da te e con molti dubbi di legittimità per limitare l’accesso agli uffici comunali ” per tutelare i dipendenti ed assicurare l’erogazione dei servizi essenziali”.

    Hai cittadini crediamo interessi la posizione della propria amministrazione e come essa di impegni a tutelare tutti i propri cittadini , anche attraverso la condivisione di queste iniziative non solo guardando al proprio interesse e l’orticello di casa

  2. A parte la gestione dell’emergenza sanitaria che non sembra proprio il piatto forte dell’AST Lariana e più in generale della Regione Lombardia; quello che fa più specie è la mancanza di programmazione sulla copertura della Medicina territoriale. Non è l’ennesimo problema generato dalla pandemia, è un problema che viene da lontano e che molto probabilmente sarebbe emerso anche senza pandemia. Le maggioranze di centrodestra che si sono succedute in Regione in questi ultimi decenni, hanno privilegiato la sanità privata rispetto alla sanità pubblica. In questo modo hanno devastato l’organizzazione della medicina del territorio che è quella che garantisce la prevenzione, quella che gestisce l’assistenza della porta accanto, quella che filtra gli ingressi nelle strutture sanitarie e, soprattutto, quella a cui tutti i cittadini fanno riferimento quando la salute diventa il “problema”. Non è sufficiente avvicendare i dirigenti, come i nostri eroi probabilmente pensano già di fare. Il problema è di strategia ed è quindi un problema politico. Bene hanno fatto i Sindaci a farsi portavoce del malcontento dei loro cittadini ma altrettanto bene dovranno fare i loro cittadini quando avranno la possibilità di mandare a quel paese i signori che hanno rovinato la Sanità lombarda negli ultimi vent’anni.

  3. Leggo le firme e vedo che ci sono firme di Sindaci sia di centrodestra che di centrosinistra… La lettera contiene tante domande ma … per fortuna degli Amministratori ATS e ASST i Sindaci non conoscono o non sanno tutto quello che succede nelle “Secrete Stanze” del potere sanitario locale… Personale assunto non di ruolo per l’emergenza covid messo in ruoli funzionale apicali al comando di hub covid con livelli inferiori (B) che comandano a personale di ruolo con livelli superiori (C-D). Gestione dei vaccini anticovid con pressapochismo… tipo “fino a mezzogiorno fai il moderna … dopo le 12,30 fai il pfizer”. Telefoni e numeri verdi a cui nessuno risponde …

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