Non si placano le polemiche in Lombardia sul fronte del vaccino antinfluenzale.

Ne abbiamo parlato in diverse occasioni, qui:

Antinfluenzale, ecco la lettera di Ats: “Vaccino a metà dicembre e non basterà”. Ira Orsenigo: “Irresponsabili, dicevano che andava tutto bene”

E qui:

“Vaccino antinfluenzale introvabile in Italia? Lo compriamo in Svizzera”. I frontalieri fanno incetta oltreconfine

Pur nel caos qualcosa si muove.

La Giunta regionale, considerata una richiesta in costante aumento, su proposta dell’assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha approvato un provvedimento che stabilisce un rimborso pari 32 euro per i cittadini che rientrano nelle fasce target della popolazione (over 65, soggetti con particolari elementi di fragilità stabiliti dal Ministero della Salute e altri) che hanno dovuto ricorrere alla somministrazione a pagamento del vaccino antinfluenzale dopo l’avvio della campagna realizzata da Regione Lombardia.

Per accedere al rimborso, i cittadini dovranno presentare all’ATS di riferimento la ricevuta del pagamento effettuato e un’autocertificazione attestante l’appartenenza alla popolazione ‘target’.

Con la stessa delibera, al fine di raggiungere la più alta percentuale di vaccinazione contro l’influenza per i cittadini rientranti nelle fasce previste, la Giunta regionale ha inoltre autorizzato le ATS della Lombardia a stipulare accordi con strutture private accreditate per l’erogazione della prestazione prevedendo un rimborso pari a 32 euro (26 euro per il vaccino e 6 euro per la somministrazione