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Abbonamenti inutilizzati in lockdown, Asf: “Rimborsi solo per marzo e aprile 2020”. Ma niente contanti

Era settembre 2020 quando Asf, su indicazione del Ministero dei Trasporti, comunicava le modalità per il rimborso degli abbonamenti non utilizzati durante il periodo di lockdown.

Ad oggi, però, sono ancora tante le persone che cercano di ottenere una forma di compensazione per non avere preso i mezzi pubblici a causa della pandemia.

Asf: finalmente il rimborso degli abbonamenti per il lockdown. Ecco come fare

Contattata direttamente da ComoZero, l’azienda dei trasporti ha chiarito tempi, modalità e forme di erogazione dei rimborsi per quanto riguarda i mesi di marzo e aprile 2020.

Anzitutto, come sottolineano da Asf, “al momento non sono in programma rimborsi diretti (in contanti, Ndr) principalmente per due motivi: le corse ci sono sempre state, quindi l’azienda non ha mai sospeso il servizio come avvenuto a marzo e aprile 2020, e non ci sono arrivate indicazioni da parte degli organi regionali o nazionali che permettano o indichino di procedere con ristori o voucher”.

Le normative indicavano dunque un voucher sostitutivo come modalità di rimborso. Ma, in aggiunta, Asf ha previsto anche altre due modalità compensative per andare incontro alle esigenze degli utenti: il borsellino on line e la cedibilità.

Inoltre, Asf ha allungato le tempistiche per permettere agli utenti di scegliere quale rimborso utilizzare. “La norma dava il 31 ottobre 2020 come data finale – spiegano – Asf invece ha tenuto il 31 ottobre come data ultima per effettuare le richieste di rimborso, mentre la scelta del metodo di utilizzo (borsellino, cedibilità, rinnovo) era possibile fino al 30 marzo 2021. Per coloro che hanno scelto il borsellino digitale, il rimborso può essere utilizzato fino al 31 dicembre 2021”.

A partire da fine febbraio 2021, l’azienda dei trasporti ha dunque raccolto tutti gli utenti che avevano richiesto il rimborso e, non appena uscita la norma, li ha ricontatti per avvisarli del rimborso.

Per quanto riguarda le singole modalità di rimborso, Asf specifica: “Il voucher per legge poteva essere utilizzato solo come sconto sull’acquisto di un titolo identico a quello non utilizzato, quindi mensile con mensile, oppure con uno sconto sull’acquisto di un titolo. Con la cedibilità, il voucher poteva essere ceduto ad una terza persona che quindi aveva la possibilità di acquistare un titolo a prezzo scontato, in modo da tutelare anche tutti quegli studenti e non che non avevano più l’esigenza di riacquistare un titolo da noi. Per il borsellino elettronico, il voucher veniva caricato sull’account di Arriva MyPay dell’utente, così che potesse spenderlo nella maniera più utile per lui; questo era stato pensato per dare la maggior flessibilità di utilizzo possibile agli utenti e per convertire molti utenti al digitale. Di fatto è come se si fosse dato un rimborso in contanti agli utenti, senza però effettuare un’uscita di cassa. L’unico vincolo che è presente sul borsellino è che questo deve essere utilizzato entro il 31 dicembre 2021”.

Infine, nessuna indicazione è stata data ad Asf in merito al rimborso per il mancato utilizzo dell’abbonamento a settembre 2020 e febbraio-marzo 2021. L’azienda, infatti, comunica: “Parlando dei tempi attuali, non abbiamo ricevuto nessuna informativa o indicazione sul fatto di concedere un rimborso agli utenti che non hanno potuto utilizzare i loro biglietti o abbonamenti a causa della chiusura degli istituti scolastici. Anche perché, durante questo periodo (sia settembre 2020 che febbraio/marzo 2021) il livello di servizio, nonostante qualche riprogrammazione, è sempre stato sufficientemente alto e non si è mai fermato, come successo per il lockdown di marzo 2020”.

E conclude: “Al momento quindi, come tutte le altre realtà del gruppo, non diamo rimborsi o voucher per le chiusure scolastiche di settembre 2020 e febbraio 2021. Gli unici rimborsi che al momento sono concessi, sono per quelle persone che sono in possesso di abbonamenti annuali e che, come indicato sulla carta della mobilità, hanno sempre il diritto di richiedere il rimborso”.

Di seguito, la comunicazione completa inviataci dall’azienda dei trasporti:

La linea guida è che chi ha avuto diritto a un rimborso, ne ha potuto beneficiare secondo le normative. Il che significa voucher sostitutivo come da normativa e, inoltre, borsellino on line e cedibilità (non erano previste dalla norma). Inoltre Asf, ha allungato le tempistiche per la scelta sull’utilizzo del rimborso. La norma dava il 31.10 come data finale. ASF invece ha tenuto il 31.10 come data ultima per effettuare le richieste di rimborso, il metodo di utilizzo (borsellino, cedibilità o rinnovo) era possibile fino al 30.03.21. Per coloro che hanno scelto il borsellino digitale, il rimborso può essere utilizzato fino al 31.12.2021

Fatta questa premessa, al momento non sono in programma rimborsi diretti principalmente per due motivi:
• le corse ci sono sempre state, quindi l’azienda non ha mai sospeso il servizio come avvenuto a marzo e aprile 2020
• non ci sono arrivate indicazioni da parte degli organi regionali o nazionali che permettano o indichino di procedere con ristori o voucher

Intorno alla fine di luglio/metà di agosto viene emanato l’art. 215 del DL 34/2020 (convertito con modifiche dalla legge 77/2020), il quale consente alle aziende di trasporto di procedere con i rimborsi, per i soli mesi di aprile e marzo 2020. Questi ristori o voucher possono essere concessi solamente a studenti e a lavoratori che possono presentare una documentazione, redatta dal loro datore di lavoro, che attesti che visto il momento sono stati costretti a lavorare in smart. È bene ricordare che nei mesi di marzo e aprile, le nostre corse erano davvero molto molto limitate e i mezzi in circolazione erano pochi, tanto che anche in azienda siamo ricorsi al fondo di solidarietà.

Nei mesi, a partire da fine febbraio, abbiamo raccolto in un file tutti gli utenti che ci avevano richiesto il rimborso, non appena uscita la norma li abbiamo ricontatti per avvisarli del rimborso. Il voucher per legge poteva essere utilizzato solo come sconto sull’acquisto di un titolo identico a quello non utilizzato (quindi mensile con mensile) oppure con uno sconto sull’acquisto di un titolo. Come ASF, per andare incontro alle varie esigenze degli utenti abbiamo inserito due altri metodi di rimborso:

• Cedibilità: quindi il voucher poteva essere ceduto ad una terza persona, che quindi aveva la possibilità di acquistare un titolo a prezzo scontato. In modo da tutelare anche tutti quegli studenti e non che non avevano più l’esigenza di riacquistare un titolo da noi.

• Borsellino elettronico: il voucher veniva caricato sull’account di Arriva MyPay dell’utente, così che potesse spenderlo nella maniera più utile per lui. Questo era stato pensato per dare la maggior flessibilità di utilizzo possibile agli utenti e per convertire molti utenti al digitale. Di fatto è come se si fosse dato un rimborso in contanti agli utenti, senza però effettuare un’uscita di cassa. L’unico vincolo che è presente sul borsellino è che questo deve essere utilizzato entro il 31.12.2021.

Gli utenti avevano tempo fino al 31.10.20 per presentarci la richiesta di rimborso e fino al 31.03.21 per scegliere quale dei tre metodi di rimborso scegliere di adottare. Questa è la pagina sul nostro sito che spiega il tutto: https://asfautolinee.it/it/rimborso-covid

Ora, parlando dei tempi attuali, non abbiamo ricevuto nessuna informativa o indicazione sul fatto di concedere un rimborso agli utenti che non hanno potuto utilizzare i loro biglietti o abbonamenti a causa della chiusura degli istituti scolastici. Anche perché, durante questo periodo (sia settembre 2020 che febbraio/marzo 2021) il livello di servizio, nonostante qualche riprogrammazione, è sempre stato sufficientemente alto e non si è mai fermato, come successo per il lockdown di marzo 2020. Al momento quindi, come tutte le altre realtà del gruppo, non diamo rimborsi o voucher per le chiusure scolastiche di settembre 2020 e febbraio 2021. Gli unici rimborsi che al momento sono concessi, sono per quelle persone che sono in possesso di abbonamenti annuali e che, come indicato sulla carta della mobilità, hanno sempre il diritto di richiedere il rimborso.

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