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Covid – Scuola a Como, i licei Carcano e Volta confermano: “Didattica a Distanza a turni, con eccezioni”. Ecco come funzionerà

A una settimana dall’inizio dell’anno scolastico, in molte famiglie regna ancora l’incertezza più totale.

Perché, anche nell’ottimistica ipotesi che i ragazzi riescano a salire su un autobus e a raggiungere la scuola, come sarà organizzata la didattica? Su questo i siti di molti istituti superiori cittadini sono concordi: “non lo sappiamo”.

O meglio, le scuole ci stanno lavorando ma a non saperlo sono i genitori, cioè quelli che dovranno probabilmente destreggiarsi tra lavoro e didattica a distanza.

Come nel caso del papà di uno studente del Liceo Carcano, ma potrebbe essere un qualsiasi altro liceo cittadino, che ci ha contattati denunciando le difficoltà che questa assenza di comunicazioni sta generando: “Manca una settimana all’inizio della scuola e ancora sul sito non è comparsa alcuna comunicazione – ci dice – abbiamo ricevuto solo un messaggio informale sulla chat di classe in cui si parla di un inizio il 14 solo per alcune classi non meglio precisate mentre per gli altri è prevista la didattica a distanza per qualche giorno. Si parla poi di una turnazione tra didattica a distanza e in presenza ma senza alcun calendario. A luglio ci avevano assicurato che sarebbero stati in grado di lavorare tutti in presenza, ad agosto invece era colpa del problema dei trasporti, che esiste da sempre, e ora? Anche se sono grandi, non è possibile immaginare ragazzi di 16 anni a casa da soli a fare lezione davanti al Pc e chi lavora ha il diritto di potersi organizzare per tempo e valutare di spostare i figli altrove, come sto pensando di fare io”.

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Il problema, in effetti, è concreto e le scuole, costrette a navigare a vista, si stanno ancora organizzando, come ci ha confermato il vicepreside del Liceo Carcano, Roberto Zoni: “Lunedì dovremmo riuscire a dare una comunicazione ufficiale alle famiglie che, giustamente, vogliono sapere chi inizierà in presenza il 14 e chi nei due giorni successivi – tranquillizza – di certo durante l’anno prevediamo una turnazione tra presenza e DaD (Didattica a Distanza) di 5 classi su 67 ma non sappiamo ancora se a giorni alterni o settimanalmente. Stiamo però lavorando per ricavare 3 nuove aule per ridurre il più possibile i disagi. Le classi prime e quelle con presenza di ragazzi disabili, invece, lavoreranno sempre in presenza”.

Abbiamo anche provato a contattare altri istituti cittadini ma, tra riunioni e colloqui, non è facile riuscire a parlare con i dirigenti.

Ci ha però risposto la docente collaboratrice del preside del liceo Volta Laura Bianchi confermando, anche per questa scuola, la necessità di alternare lezioni in presenza a didattica a distanza: “A breve anche noi comunicheremo ai genitori l’organizzazione per il nuovo anno scolastico che, al momento, si svolgerà con un’alternanza settimanale nelle singole classi: metà classe lavorerà da casa con la didattica a distanza e metà classe a scuola in presenza – ci ha detto – Questo perché, nel caso un alunno positivo, solo metà classe sarebbe costretta alla quarantena e potrebbe comunque seguire le lezioni da casa. Le prime, invece, lavoreranno sempre in presenza. Il problema adesso è capire cosa succederà se un insegnante dovesse avere una temperatura superiore a 37,1. Secondo i protocolli deve rimanere a casa, ma stiamo cercando di capire con i sindacati se può comunque fare lezione da casa”.

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