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Domenica di Natale spenta a Como e Cernobbio per la partita. Un problema di viabilità o di sicurezza? Le risposte di Rapinese a Etv

Come noto domenica, 11 dicembre, la partita allo stadio Sinigaglia Como-Reggina blinderà tutti (o quasi) gli eventi all’aperto a Como e a Cernobbio. In prevalenza ne risentiranno le manifestazioni natalizie (qui i dettagli). Il tema, fatalmente, è planato questa sera nella consueta diretta del venerdì di Etv con il sindaco del capoluogo, Alessandro Rapinese (la trovate qui). Tema posto: è un problema di sicurezza o di viabilità? E’ quanto con estremo garbo e altrettanta chiarezza ha chiesto la sempre ottima conduttrice, la giornalista Michela Vitale. Riportiamo qui sotto quanto dialogato in diretta.

Esordisce la conduttrice: “Inevitabilmente dobbiamo partire dalle decisioni che sono state prese per domenica. Sappiamo che gli eventi di Natale a Como e Cernobbio sono sospesi per la partita di calcio al Sinigaglia, Como-Reggina, una decisione che ha messo sicuramente di cattivo umore anche chi ha le casette (commerciali, Ndr) in città e a Cernobbio. Una decisione figlia di provvedimenti legati alla viabilità e quant’altro”. Poi vengono letti interventi dei telespettatori sul tema.

Risponde Rapinese: “Quando il questore ti da un suggerimento di questa natura e lo ha dato a me e al sindaco di Cernobbio, ed è l’addetto e il principale garante della nostra sicurezza. Cosa fai? Assecondi quella che è la richiesta della persona più esperta in città, in funzione di alcune peculiarità che sono uscite nell’arco delle riunioni. Qua ci sono due aspetti però, per quanto riguarda i tifosi ospiti quella che secondo me è una scelta opportuna è dotare di scanner il parcheggio di via Colombo. Tutti gli ospiti passano di lì, se non autenticano il biglietto e quindi scendono coi mezzi in sicurezza accompagnati dalla Questura, non entrano allo stadio. Questa è una soluzione che ho proposto, ci vogliono dei tempi tecnici per farla. In buona sostanza, far sì che i tifosi ospiti vengano accompagnati direttamente all’interno (dello stadio, Ndr). Che poi è un fallimento per tutti noi, perché a me è capitato di andare in Germania ad alcune partite e non c’era tutto questo caos. Con il tempo anche noi probabilmente inizieremo a smetterla di avere tutti questi problemi negli stadi. Probabilmente il legislatore dovrebbe fare una legge molto più severa nei confronti di chi pensa di poter liberare i propri più bassi istinti quando va allo stadio”.

Sottolinea Vitale: “Il prefetto ha ribadito che se magari i piani di viabilità e sicurezza fossero arrivati un pochino prima da parte delle due amministrazioni si poteva trovare una soluzione magari diversa”.
Replica il sindaco: “Guardi noi abbiamo portato i piani ben prima di questa decisione e c’erano entrambi i piani pronti, avevamo la questione parcheggi sotto controllo. Comunque sia io dico una cosa: mi spiace moltissimo per la ricaduta soprattutto economica. In verità a Como di eventi ce ne sono un sacco, basta andare sul sito nataleacomo.it. Mi spiace per gli eventi all’aperto, per persone che hanno fatto un sacrificio economico, perché in quella giornata avrebbero raccolto un sacco di soldi. Ripeto, c’è stata una serie di coincidenze sfortunatissime che hanno indotto il questore a suggerirci questa soluzione che è un fallimento prima ancora che economico, sociale. Perché non è pensabile che si debba aver paura di persone che vanno a vedersi un evento sportivo. Io vado allo stadio, vado in curva e mi tengo ben alla larga da chi libera i più bassi istinti. E’ una questione culturale che spero risolveremo”.

E qui la giornalista è molto netta, cristallina: “Non si tratta però di una partita pericolosa come tifoserie ma proprio è stato ribadito il concetto di viabilità”.
Risponde e chiude Rapinese: “Guardi a Brescia erano migliaia di tifosi, erano migliaia i tifosi della Reggina. Ripeto, grazie a Dio ho altre responsabilità, ne ho tante. Chi se ne intende, chi lo fa di mestiere, chi ha il compito di suggerire ci ha suggerito questa cosa e abbiamo accettato il consiglio, sia io che il sindaco Monti a Cernobbio”.

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5 Commenti

  1. Ieri lo abbiamo imparato con la pandemia: gli ospedali non reggono l’impatto, quindi si chiudono le città.
    Oggi vediamo che le strade non reggono i flussi, quindi si chiudono le attività che attirano il traffico.
    Domani: inutile spostare lo stadio e isolare gli ospedali; la politica locale dovrebbe saper pianificare diversamente i flussi, le soste, i trasporti pubblici, così come l’amministrazione regionale dovrebbe riorganizzare i luoghi e le modalità di cura.
    Sempre più difficile, se non patetico, sostenere e giustificare l’ordinaria amministrazione dell’esistente anziché imparare dall’esperienza.

  2. tutto ed il contrario di tutto…..il sg. Comunque sia….il dott. Ripeto…..quello che le questioni culturali spero che risolveremo, quello che in germania non c’é il caos, quello che basta andare sul sito…quello che nell’arco delle riunioni, quello che ci vuole lo scanner, quello che in buona sostanza e quello che ci vuole tempo….quello che il legislatore dovrebbe fare una legge……

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