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Il Como formato Hollywood: “Moda, lifestyle e cultura. Dallo streetwear di lusso ecco il nuovo Chief Brand Officer”.

Ennesima novità per il Como 1907: Rhuigi Villaseñor assume il ruolo di Chief Brand Officer, ampliando l’influenza del club oltre il calcio.

Rhuigi Villaseñor, direttore creativo e fondatore del marchio streetwear di lusso riconosciuto a livello mondiale RHUDE, è stato ufficialmente nominato Chief Brand Officer del Como 1907 e del suo crescente portafoglio di attività nel campo del fashion, dei beni di consumo e del travel.

Il compito di Villaseñor? Sconvolgere il panorama tradizionale, portando un’innovazione audace al marchio Como, non solo nel calcio ma anche nella moda, nel lifestyle e nella cultura. La vision è quella di creare una potenza globale che trascenda lo sport, plasmando le tendenze nella moda, nell’hospitality e nei beni di consumo e ridefinendo il modo in cui un marchio radicato in un luogo unico come il Lago di Como può influenzare più settori.

Conosciuto per la sua capacità unica di fondere lo streetwear con il design di alta gamma, Villaseñor porterà una nuova prospettiva al club, che attualmente sta vivendo una rinascita. Con il ritorno del Como 1907 in Serie A per la prima volta dopo 21 anni, il club sta diventando un punto di riferimento culturale, con celebrity e creators che assistono regolarmente alle partite nello stadio sulle rive del lago, che vanta uno degli scenari più suggestivi del calcio mondiale.

Sono sempre stato attratto dai luoghi ricchi di storia e di stile, e il Lago di Como è esattamente questo – ha dichiarato Villaseñor – Dalla mia prima visita qui, nel 2016, ho trovato ispirazione nella sua bellezza e ora sono entusiasta di contribuire a plasmare il futuro del Como 1907 e delle sue iniziative più ampie, fondendo moda, calcio e lifestyle in un maniera easy”.

In qualità di Chief Brand Officer, Rhuigi Villaseñor guiderà lo sviluppo di diverse linee e prodotti di moda, coinvolgendo la squadra di calcio e il fascino distintivo della regione del Lago di Como. Il suo ruolo comprende la supervisione della direzione creativa e della strategia del brand per una serie di beni di consumo e iniziative di lifestyle, contribuendo a posizionare il Como 1907 non solo come club sportivo, ma come destinazione globale per il fashion, la cultura e l’ospitalità.

L’esperienza di Villaseñor unirà l’identità del club in vari settori, dando forma alla sua evoluzione in un marchio di lifestyle olistico.

Il primo assaggio è stato presentato con la sfilata di Rhude per la primavera 2025 a Villa d’Este, dove i capi in co-branding, come le magliette da rugby e i berretti da calcio Lago di Como, hanno dato un’anteprima di ciò che verrà. “Non si tratta solo di apporre un logo su una maglia. Stiamo costruendo uno stile di vita, qualcosa di più grande”, aggiunge.

Mirwan Suwarso, presidente del Como 1907 e rappresentante ufficiale del gruppo proprietario, ha commentato: “Siamo entusiasti di vedere come la sua leadership darà forma al futuro e aprirà nuove possibilità per Como sulla scena globale. La nostra visione è quella di trasformare il Como in un marchio che ispiri e influenzi tutti i settori, e siamo entusiasti di lavorare con Rhuigi per raggiungere questo obiettivo”.

Mentre la portata del club cresce al di là del campo, la leadership di Villaseñor assicurerà che il brand Como 1907 si espanda organicamente, fondendo sport, cultura e l’eleganza distinta del Lago di Como. I tifosi possono aspettarsi collaborazioni future e uscite esclusive che consolideranno il ruolo del club nell’incontro tra calcio e moda.

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9 Commenti

  1. Vip, brand, style, collection, esclusività, viene tizio, viene la moglie di caio, bla bla bla….
    Il proprietario non ha sostenuto una settimana fa che il solo calcio giocato non è sostenibile e ci vuole il contorno?
    Il centro commerciale, anzi no solo dei negozi, anzi no forse il Politeama.

    E intanto ci siamo giocati un terzo dei nuovi giardini pubblici, con la splendida idea di creare il circuito per i bus della tifoseria ospite. E chissà se qualcuno avrà mai proposto alla proprietà di costruire al posto dello stadio uno spazio espositivo, da intitolare doverosamente a lei, perché no, con un parco davanti. Quella sì che sarebbe stata un’idea esclusiva: una nuova opportunità per la città e uno stadio nuovo per i tifosi.

    L’impressione è che qui si stia costruendo un giocattolo.
    Poi i giocattoli si rompono, o stufano, li si butta in un angolo e si va a comprarne un altro…
    Ma Como, né la squadra né la città, non deve essere il giocattolo di nessuno.

  2. “Sono sempre stato attratto dai luoghi ricchi di storia e di stile, e il Lago di Como è esattamente questo”. Ma questo cosa ne sa della nostra storia, della nostra cultura, dei luoghi ricchi di fascino come la moda tamarra che propone. Poveri noi! Continuiamo a dare visibilità a questi personaggi e la nostra identità sparirà.

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