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Così nasce in Lombardia il Museo della Grande Guerra: c’è anche la baracca austriaca perfettamente conservata a 3mila metri

Regione Lombardia, con la delibera proposta dall’assessore regionale con delega a Enti locali e Montagna, Massimo Sertori, e il concerto delle colleghe Francesca Caruso (Cultura) e Barbara Mazzali (Turismo e Marketing territoriale), aderisce all’Atto integrativo all’AdP (Accordo di Programma) per la realizzazione del Museo della Grande Guerra a Bormio, promosso dalla Comunità Montana Alta Valtellina e sottoscritto l’8 ottobre 2020.  “La finalità dell’Accordo di Programma – spiega Massimo Sertori – è la realizzazione, presso l’immobile denominato ex caserma Pedranzini in Comune di Bormio, reso disponibile dai Comuni proprietari attraverso l’atto di concessione sottoscritto contestualmente all’Accordo, di una nuova struttura museale atta ad ospitare e valorizzare il ricovero austro-ungarico rinvenuto nei pressi della cima del Monte Scorluzzo (3.094 metri di altezza) e i relativi mobili, suppellettili, oggetti di vita quotidiana ed equipaggiamenti”.

ASSESSORE CARUSO

“Anche questo provvedimento – aggiunge l’assessore Francesca Caruso – conferma l’attenzione di Regione Lombardia verso ogni forma di cultura. Questo Museo rappresenta in maniera davvero importante la storia del nostro Paese e saremo sempre al fianco di sostiene e promuove questa iniziativa”.

ASSESSORE MAZZALI

“Azioni come queste – spiega l’assessore Barbara Mazzali – assumono un valore significativo anche in chiave turistica. Il territorio della Valtellina già di per sé è sinonimo di attrazione e strutture come queste ne accrescono la promozione territoriale”.

GLI INTERVENTI 

La proposta di realizzazione del Museo della Grande Guerra prevede in particolare:

– l’adeguamento edilizio del fabbricato, composto da un piano seminterrato e quattro piani fuori terra, che include in particolare opere di consolidamento statico della struttura, rifacimento del tetto di copertura, nuove partizioni interne e realizzazione nuovo ascensore, vano scale e servizi.

– l’allestimento dell’esposizione museale a norma dei criteri di cui alla delibera della Giunta regionale del 17 dicembre 2018 numero 1018, con percorsi formativi anche a carattere didattico, per introdurre i bambini alla storia della Guerra Bianca.

ATTO INTEGRATIVO

La Comunità Montana Alta Valtellina, in qualità di soggetto promotore dell’Accordo di Programma, ha presentato richiesta di modifica e integrazione dell’Accordo di Programma che dia atto:

– dell’aggiornamento progettuale per la ‘Realizzazione del Museo della Grande Guerra’;

– dell’inserimento dell’intervento ‘Formazione di centrale termica a combustibile solido a servizio del compendio immobiliare in Bormio ex Ginnasio – ex caserma Pedranzini’;

– dell’aggiornamento del cronoprogramma complessivo.

SOGGETTI COINVOLTI

Oltre a Regione Lombardia, i soggetti interessati dall’Atto sono:

– Comunità Montana Alta Valtellina (Ente promotore dell’Accordo);

– Ersaf – direzione parco dello Stelvio (soggetto attuatore degli interventi);

– i Comuni di Bormio, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva (SO), con l’adesione dell’Associazione Museo della Guerra bianca in Adamello.

“Con la realizzazione di questo museo – continua l’assessore Sertori – permetteremo di riscoprire e valorizzare le tracce di una delle pagine più drammatiche che ha segnato la nostra storia, la Guerra bianca. Oltre al valore storico e culturale, la realizzazione di questo museo sarà un volàno importante per il turismo della provincia di Sondrio e, in particolare, per l’Alta Valtellina”. “Una operazione molto importante e suggestiva – conclude Sertori – che permetterà di mostrare a tutti i visitatori, tra gli altri ritrovamenti, la baracca austriaca perfettamente conservata sotto la vetta dello Scorluzzo, a oltre 3.000 metri di altitudine”.

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