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Ritardo Variante, Anas spiega: “Imprevista messa in sicurezza delle rocce”. Poi quel comunicato gelido di Villa Saporiti

Come anticipato nel primo pomeriggio il cantiere in corso per la variante della Tremezzina è in ritardo di una settimana, la Regina dunque riaprirà il 5 aprile alle 17. Anticipavamo tutto qui: Variante Tremezzina, doccia gelata: la Regina riaprirà solo il 5 aprile con una settimana di ritardo.

Non sono mancate, immediate, le reazioni furibonde dei residenti, in particolare di Colonno paese al centro della chiusura, che si sono chiesti peraltro se lo slittamento sia dovuto a eventuali danni (già esclusi nei giorni scorsi dall’Amministrazione Provinciale) seguiti la gigantesca esplosione (controllata) avvenuta di recente in cantiere: Cantiere Tremezzina in ritardo, furiosi i residenti: “Ci hanno presi in giro, dicevano tutto ok. C’entra l’esplosione?”.

Ebbene dopo le anticipazioni ecco le spiegazioni ufficiali. Intanto anas che parla di “stabilizzazione dei costoni rocciosi per mitigare il rischio di dissesto idrogeologico in un territorio già fragile”. Il comunicato completo:

Anas (Gruppo FS italiane) ha confermato l’ordinanza di chiusura della statale 340 a Colonno fino al prossimo 5 aprile, nell’ambito dei lavori per la realizzazione della variante alla Tremezzina, con uno slittamento di una settimana sul tempo stimato per il completamento delle attività. La proroga dell’ordinanza è dovuta ad alcune operazioni impreviste per la messa in sicurezza del versante in un tratto interessato dai lavori.  

Lungo la strada statale 340 “Regina”, lo scorso novembre , sono stati avviati, fra i tanti, gli interventi di stabilizzazione dei costoni rocciosi incombenti sulla statale che nel dettaglio, constano in attività di ispezione, bonifica e disgaggio di parti instabili dei costoni, nell’apposizione di reti in aderenza e nella installazione di reti paramassi sui versanti a monte e a valle della statale: un intervento complesso con lavorazioni in quota, sia per la natura specialistica degli stessi, sia per l’orografia dei luoghi. L’obiettivo di questo intervento supplementare, già in corso di esecuzione, è quello di mitigare il rischio di dissesto idrogeologico in un area circoscritta, costituita da territori notoriamente fragili. Relativamente a tale intervento imprevisto, si è svolto in data odierna tavolo tecnico convocato dalla Prefettura che ha coinvolto gli Enti Locali, nel quale Anas ha reso noto che la riapertura in piena sicurezza della strada statale avverrà il prossimo 5 aprile, ripristinando le condizioni di viabilità preesistenti a doppio senso di circolazione. 

E poi il comunicato dell’Amministrazione Provinciale di Como che, a voler leggere un po’ in controluce, con quel “preso atto” sembra malcelare una certa irritazione. Cioè, anche senza far troppa analisi si capisce bene che Villa Saporiti avrebbe potuto comporre una nota di sostegno a Anas sottolineando, per esempio, l’importanza dei lavori che hanno causato lo slittamento, chiedendo pazienza. Invece niente. La tensione ci sembra evidente. Ecco quanto scrivono:

Preso atto dell’annuncio dello slittamento alla riapertura della Regina a martedì 5 aprile fatto oggi da ANAS, il Tavolo di Coordinamento presieduto da Prefettura e Provincia si è subito attivato affinché vengano garantiti, per tutta questa ulteriore settimana, i servizi di mobilità alternativa messi in campo fino a oggi, così come quelli sanitari e di polizia stradale, al fine di minimizzare i disagi per i cittadini.

Una nuova seduta del Tavolo è stata già fissata per la mattina di mercoledì 30 marzo e in quella sede verrà affrontato anche il tema della convivenza, dopo il 5 aprile, tra viabilità ordinaria e passaggio dei mezzi d’opera del cantiere, soprattutto nel periodo estivo.​

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