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Svizzera, le donne guadagnano nell’intera vita lavorativa il 43,2% in meno degli uomini

L’eterno dibattito sull’incongruenze, in ogni settore e in ogni parte del globo, del divario esistente tra le retribuzioni riconosciute agli uomini e alle donne, non risparmia neanche la vicina Svizzera, vista dai comaschi e dai lavoratori di confine come la terra promessa. Se è forse vero che in ogni caso i compensi previsti per le lavoratrici svizzere possono apparire, soprattutto se messi a confronto con quanto avviene in Italia, sempre molto vantaggiose, leggendo il rapporto sul divario retributivo di genere complessivo, calcolato dall’Ufficio federale di statistica per la prima volta e approvato nelle ore scorse dal Consiglio federale, c’è di che rimanere stupiti, anche se esiste una spiegazione.

Le donne, infatti, nel corso della loro intera attività lavorativa guadagnano in media il 43,2% in meno rispetto agli uomini. Il dato, riferito al 2018, emerge dal rapporto sul divario retributivo di genere complessivo. Per quanto riguarda unicamente le differenze salariali, sempre nel 2018 le donne in Svizzera hanno guadagnato in media il 19,0% in meno rispetto agli uomini (19,6% nel solo settore privato). Tale divario, riferito all’intero ciclo produttivo, era del 44,9 % nel 2014, passato nel 2016 al 43,3% e nel 2018 si è attestato al 43,2%. Nel raffronto europeo, la Svizzera presenta valori relativamente alti, il che si spiega principalmente con l’alta quota di donne che lavorano a tempo parziale.

Il divario aumenta progressivamente con l’età: le ragazze fra i 15 e i 24 anni hanno retribuzione del 7,9% inferiore ai coetanei maschi, mentre per le donne fra i 55 e i 64 anni la differenza sale al 53,5% (25-34 anni: 27,3%; 35-44 anni: 48,4%; 45-54 anni: 50,8%; 55-64 anni: 53,5%). La componente principale di questo divario di genere è la differenza di ore di lavoro mensili, che da sola rappresenta 21,5 punti percentuali del 43,2% totale. Le retribuzioni orarie più basse della donne contribuiscono alla differenza globale con 13,3 punti percentuali e il tasso di occupazione più basso con 8,4 punti percentuali.

L’altro elemento chiave del rapporto riguarda il divario pensionistico: una volta in pensione le donne hanno rendite complessive del 34,6% inferiori rispetto agli uomini, pari a 18.924 franchi in meno in media

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