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Attualità, Politica

Centrodestra in cerca del candidato: ecco perché l’ipotesi Butti si sta rafforzando (con zarina vice, non a caso)

I nomi li abbiamo fatti quasi tutti, al netto di improbabili conigli dal cilindro. Il centrodestra cerca un candidato sindaco e per ora, è noto, si trova molto in affanno. La partita, come abbiamo evidenziato in diverse occasioni, non si gioca solo a livello locale ma investe le segreterie regionali (Como è capoluogo e non decide da sola) e i vertici nazionali che però al momento vedono la tensione altissima tra Meloni e Salvini impedire di una piena attenzione sulle vicende locali.

Da Roma peraltro qualche scafatissimo delle meccaniche elettorali ci dice che al netto di tutto si danno le prossime amministrative per mezze spacciate in casa centrodestra (non si parla solo di Como ma di tutti i Comuni al rinnovo) ma qui siamo al retroscenismo distillato.

A chi spetti il blasone di candidato comunque lo decide anche la partita erbese. Si ricandidasse Veronica Airoldi (area forzista) Como, in teoria, andrebbe a Fratelli d’Italia. Questo, in estrema-estrema sintesi, l’orizzonte in cui si muove ora il centrodestra.

Qualche giorno fa analizzando ancora una volta l’ipotesi Stefano Molinari (messa in campo ufficialmente dai meloniani già alla fine dello novembre con non pochi mal di pancia in coalizione) affiancavamo la possibile alternativa sempre interna al partito, Marco Butti (qui i dettagli) profilo emerso diverse volte negli ultimi mesi. L’assessore al Commercio non non è dunque una novità assoluta di oggi, ma proprio oggi sembra prendere quota. Perché? Piacerebbe più dell’amico Molinari agli alleati, è uomo di partito, di lunga comprovata esperienza politica ed è giovane.

Ma soprattutto potrebbe ottenere il via libera del sindaco Landriscina che a oggi non ha ancora formalizzato uscite di scena o ricandidature. Un ok del primo cittadino uscente sarebbe perfetto: toglierebbe dall’imbarazzo la coalizione, garantirebbe continuità col passato dati i cinque anni di giunta e darebbe solidità futuro politico alla delfina di Landriscina, Elena Negretti. Per la zarina del Cernezzi, assessore alla Sicurezza, Polizia Locale, etc, in caso di vittoria si profilerebbe il ruolo di vicesindaco (curiosità: Butti e Negretti già oggi condividono la stessa segretaria in Comune).

Sempre a proposito di Negretti anche arrivasse all’incarico di vicesindaco ancora come candidato civico della lista Insieme sarebbe comunque un elemento di garanzia per la Lega.  Va ricordato il fortissimo legame coon l’ex assessore comunale e vicesindaco (sic!), ex ministro ora assessore regionale Alessandra Locatelli.

Sul piatto rimane ancora l’opzione Anna Veronelli (presidente del Consiglio comunale, Forza Italia) e, chissà mai, forse un altro esponente di spicco di Casa Berlusconi ma al momento si tratta di nomi circolati in parte anche discussi ma mai certificati formalmente quali papabili in discussione.

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8 Commenti

  1. Il ragazzo, al di là dell’illustre parentela che ne ha favorito la carriera politica, ha ancora tanto da studiare…

  2. Il tempo per rispondere come un “leone da tastiera” lo trova, mentre rispondere ad una mail, alla richiesta di delucidazioni per lo scempio durato un paio d’anni per la situazione muretto fronte aereoclub non l’ha trovato, complimenti

  3. Chiunque proponga la dx non potrà far dimenticare ai comaschi i disastri del quinquennio Landriscina e Zarina !
    si andranno a schiantare questo è sicuro!

  4. Quello che già da più amministrazioni bazzica il palazzo in poltrone poltroncine e commissioni varie da anni?? Mister SonoUnoDiQuelliCheHaRovinatoComo

  5. progettuale ipotizzata prima del Covid da una da provato interessati a proporre alla società calcistica un progetto incardinato nella legge sugli stadi. Trattandosi di un bene vincolato, l’idea prevedeva un anello che richiamasse il vecchio velodromo. Sarei anche disposto ad un confronto ma con uno pseudonimo da leone da tastiera, qualsiasi confronto risulta difficile

    1. Che risposta poco equilibrata assessore Butti! Confondere il leonismo da tastiera con l’espressione, anche dura e senza sconti, dell’opinione politica di un elettore su un progetto della giunta (uno dei tantissimi mai arrivati al traguardo…) non sembra proprio un buon inizio per un candidabile sindaco di Como.
      Bisogna crescere ancora un pò, non se ne dispiaccia.

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