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Elezioni regionali: per Fdi spuntano Butti, Arosio e Dotti (con variabile Tufano). Il totonomi dei partiti

Anche a Como iniziano i movimenti verso le elezioni regionali della prossima primavera che vedranno il centrodestra uscente pronto a difendere il trono di Palazzo Lombardia, a dispetto dello scontro fratricida in corso da settimane tra il presidente leghista uscente Attilio Fontana (su cui Matteo Salvini punta ancora) e la sua vice Letizia Moratti, che avrebbe voluto prenderne posto e candidatura ma che ora pare destinata a una corsa solitaria.

La curiosità principale, ovviamente, è tutta sul partito che ha appena fatto bottino pieno alle Politiche, ossia Fratelli d’Italia. I giochi per il listino dei sei nomi da presentare sono in gran parte definiti, ma con una variabile di peso. Stando alle prime indiscrezioni, che sembrano comunque abbastanza robuste, tre nomi sicuri in lizza dovrebbero essere l’ex assessore all’Urbanistica di Palazzo Cernezzi, Marco Butti, per la zona di Como; per il Canturino, l’ex sindaco leghista della Città del mobile, Edgardo Arosio, trasmigrato nei meloniani nel dicembre 2020; e per la zona del lago probabilmente l’ex sindaco di Argegno e già consigliere regionale, Francesco Dotti. Una quarta candidatura andrà probabilmente a coprire o la zona dell’Olgiatese o l’Erbese (dove non sembra in corsa il nome storico di Claudio Ghislanzoni), ma è la “variabile T” quella che potrebbe cambiare qualche carta sul tavolo dei meloniani. Sembra infatti che abbia già manifestato chiare ambizioni di misurarsi nella corsa verso il Pirellone anche il consigliere comunale di Palazzo Cernezzi, Antonio “Toni” Tufano, il cui terreno di caccia alla preferenza, però, andrebbe a collidere con quello di Marco Butti. Sarà uno dei nodi da sciogliere in casa FdI.

Venendo alla Lega, qui l’unica novità di peso potrebbe essere l’addio a Milano della neoministra Alessandra Locatelli. Sicuri candidati, invece, sia il presidente del consiglio regionale uscente, Alessandro Fermi, passato con Salvini nell’autunno 2021, sia il sottosegretario uscente Fabrizio Turba. Ottime chances dovrebbe avere anche la riconferma di Gigliola Spelzini per coprire la zona del lago. Il quarto nome spunterà durante il percorso, ma sarà interessantissima la lotta spietata delle preferenze tra i leghisti.

Nebbia fitta, al momento, in casa Forza Italia, partito che – pur dopo lo scampato pericolo delle ultime Politiche – è alle prese con non pochi problemi di militanza, visibilità e rappresentanza istituzionale sul Lario (sia in Regione sia a Como città, ad esempio, i berlusconiani non hanno alcun eletto lariano).

Sul versante delle opposizioni, nel Pd vola verso la riconferma (con chiarissimo obiettivo di rielezione) l’attuale consigliere regionale Angelo Orsenigo, così come nei Cinque Stelle è pressoché certa una ricandidatura di Raffaele Erba. Per il terzo polo Calenda-Renzi, il nome caldo è solo uno: quello del coordinatore provinciale di Italia Viva ed ex sindaco di Albese con Cassano, Alberto Gaffuri.

 

 

 

 

 

 

 

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Un commento

  1. Che si presentino Butti o Tufano nulla da obiettare, che si ripresenti Erba e Orsenigo pure, che si presenti per il Terzo Polo Alberto Gaffuri mi fa perfino piacere, ma come fanno a ripresentarsi Fermi e Turba al seguito di Fontana dopo l’esperienza fallimentare dell’attuale maggioranza in Regione? Le continue disfatte dei Trasporti in Lombardia e l’esperienza tragica della gestione della pandemia non hanno convinto questi signori che forse è meglio fare un passo, anzi due passi, indietro? Come è possibile che non ci sia un minimo di autocritica? Piuttosto che rivedere Fontana e pensare al personale degli ospedali con i sacchi dell’immondizia per proteggersi dal virus, alle mascherine derivate dai pannolini, alla delibera che ha trasformato le RSA in veri e propri lazzaretto, alla farsa delle prenotazioni vaccinali e per andare altrove ai ritardi e agli affollamenti dei treni di TreNord e più in generale alla situazione dei Trasporti in Lombardia, non esiterei a votare Letizia Maria Brichetto Arnaboldi vedova Moratti…..e pensare che quelli di sinistra sono accusati di essere succubi delle ideologie e di non considerare il merito. 😊

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