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L’orrore di Biella, decine di adesioni alla Class Action comasca: “Avete violato mia madre, avete violato me”

E’ durissima, credete, sfogliare ogni singola mail, ascoltare i messaggi vocali. E’ durissima perché a ogni riga si trova un pezzo di vita, di memoria, di paura e pianto. E’ durissima per noi e per chi ci contatta.

E’ durissima ma cosa giusta, ci stiamo mettendo il cuore, non solo perché il caso di Biella ha toccato personalmente questa redazione ma perché sentiamo la piena responsabilità di questa piccola chiamata a raccolta. E spalleggiarsi, consolarsi a vicenda fa bene all’anima.

“Avete violato mia madre, avete violato me”, ci scrive una ragazza oggi rivolgendosi agli accusati. In sette parole tutto il senso di decine di racconti.

Ph© NewsBiella.it

Dopo il primo articolo (L’orrore del forno crematorio, NewsBiella e ComoZero uniti per la class action (e per le nostre mamme). Ecco come fare) sono arrivate numerose mail. Dopo il secondo  – Biella, l’orrore del forno. Primi racconti e risposte all’appello per la class-action comasca – l’argine ha ceduto il passaparola è aumentato esponenzialmente.

L’ORRORE DEL FORNO CREMATORIO: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

Rispondiamo a tutti quasi in tempo reale. Aspettiamo ancora una settimana, o qualche giorno in più. Poi, organizzati i contatti, attiveremo una Chat su Wahtsapp e una mailing listi. Il passo successivo sarà un incontro pubblico aperto a chiunque sospetti di essere stato vittima.

Nel frattempo abbiamo attivato le prime consulenze legali e agiamo in parallelo con i con i colleghi di NewsBiella.

Per aderire all’iniziativa è sufficiente inviare nome, cognome e numero di cellulare a: comovittimefornobiella@gmail.com.

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