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Como, il ritorno dei writers: maxi blitz in centro con tag ‘Odio’ e ‘668’

Erano anni, forse almeno una quindicina, che il centro di Como non era oggetto di un così pesante e diffuso raid dei writers. Bisogna risalire all’inizio degli anni Duemila, probabilmente, per trovare un blitz su così vasta scala e con firme esplicitamente rivendicative.

Erano, quelli passati, i tempi del vero flagello degli imbrattamenti, fenomeno che – complice anche la tragedia di Rumesh Raigama- è andato poi affievolendosi moltissimo.

Dunque colpisce il ritorno così in “grande stile”, per così dire. In centro Como non c’è quasi angolo rimasto indenne da Tag e bombolette: dal portico di San Francesco colpito pesantemente con scritte gialle, passando per i chioschi lungo le mura, fino alle serrande dei negozi in piazza Vittoria, alle cabine telefoniche, alle pareti del Mercato Coperto e chi di più ne ha più ne metta.

Una scritta – forse una sigla del singolo o del gruppo – sembra decifrabile con il numero 668 e la parola Odio.

Questo ritorno in scena dei writers, peraltro, coincide con la protesta del gruppo di volontari di Per Como Pulita – da sempre in prima linea per cancellare scritte e imbrattamenti – che da metà luglio è in “sciopero”. Una scelta dura, per denunciare – citando alcuni passaggi sulle motivazioni della loro decisione – che “la Procura della Repubblica di Como, la Polizia Locale di Como, le altre Autorità competenti non hanno formulato un adeguato contrasto a questo quotidiano stillicidio di atti vandalici”.

Amarissimo il commento dell’associazione dopo l’ultimo raid: “Benvenuti a Como, città dalle gravi carenze istituzionali”.

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4 Commenti

  1. Per Como sicura aveva e ha ragione.
    Il vandalismo è un reato urbano? Si sveglino le autorità locali che gestiscono la sicurezza, sindaco e assessore alla sicurezza.
    Le polizie statali hanno ben altri compiti.

  2. In un mondo pieno di telecamere nessuno vede nulla e nessuno sente il dovere d’intervenire.
    Purtroppo le pene sono risibili e menca totalmente il senso di responsabilità.

  3. Non ipotizzate che sia stato il sindaco?
    Strano!
    Una dei vostri “cittadini vigilantes” sarà in vacanza!

  4. Se non si assume personale nelle forze di polizia sarà sempre così. La coperta è corta da un bel po’. E qui non si parla a livello comunale.

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