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Forza Italia e l’addio alla giunta. Svolta Civica affonda i denti: “Landriscina, dimettiti e scusati”

Azione, reazione. E’ bastata l’ufficializzazione di Forza Italia (non torneremo in giunta”) per dare il via alle danze di opposizioni ben felici di bombardare sindaco e maggioranza.

“Il dado è tratto: con l’annuncio di Forza Italia di non voler rientrare in giunta, ma di concedere un mero appoggio esterno, Mario Landriscina non ha più una maggioranza stabile“, accusa Svolta Civica con Maurizio Traglio (già sfidante del sindaco alle ultime elezioni), Vittorio Nessi e Barbara Minghetti.

I tre consiglieri affondano e ricordano al sindaco recenti dichiarazioni rilasciate su queste pagine (qui): “E se le parole valgono ancora qualcosa, riportiamo quelle rilasciate dal sindaco in una recente intervista: “La città non ha bisogno di un governo incerto. Mi pare di capire, a conti fatti, che se una qualsiasi delle tre forze principali di maggioranza (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia) si dovesse ritirare io non potrei governare. Dovrei riconsegnare la città. Ma, creda, mi pare ci siano elementi positivi”.

Cosa vedesse di positivo Landriscina in questa situazione ormai grottesca, fatichiamo a capirlo. Pare chiaro, invece, che l’amministrazione si sia infilata in un vicolo cieco, che, nella migliore delle ipotesi, vedrà il sindaco galleggiare, mercanteggiando con i vari alleati ogni singolo provvedimento, ponendosi costantemente sotto ricatto. Altro che “nuovo patto per la città”: questi signori un patto l’hanno sottoscritto poco più di un anno fa e l’hanno già tradito. La città non merita tutto ciò: Landriscina abbia un sussulto di dignità, ponga fine a questo spettacolo indecoroso e chieda scusa ai comaschi con le proprie irrevocabili dimissioni”.

EDIT: 19.46
Anche i Dem mettono il loro carico da 90 invocando la fine dell’era Landriscina.

Ecco il comunicato appena diffuso

“Forse è l’ora di staccare la spina: l’amministrazione comunale di Como non regge più. Lo dicono le forze interne alla maggioranza, lo sta ventilando senza troppi giri di parole il sindaco”, non ci sono dubbi sull’impossibilità di continuare così la strada dell’attuale governo del capoluogo per il Pd cittadino. Le parole del coordinatore provinciale di Forza Italia e le interviste che sta rilasciando Mario Landriscina “tracciano chiaramente lo stato di crisi assoluta interna alla coalizione che, dopo solo un anno e mezzo, sta emergendo”, dicono Stefano Fanetti, Patrizia Lissi, Gabriele Guarisco, consiglieri comunali del Pd, e Tommaso Legnani, segretario cittadino.

“Forza Italia parla di immobilismo, di impegni presi e non mantenuti, di necessità di cominciare a lavorare. Insomma, certifica il fallimento della Giunta Landriscina – continuano i dem –. E il sindaco non è meno severo con se stesso e i suoi alleati: da medico, usa la terminologia che più si addice a questa amministrazione e parla di accanimento terapeutico. D’altra parte, perché un professionista come lui dovrebbe continuare a rimanere tra le mani di partiti il cui modo di fare politica non condivide affatto? Parole sue, non nostre”, sottolineano ancora Fanetti, Lissi, Guarisco e Legnani.

“Noi non possiamo che consigliargli di farsi da parte, come dice lui stesso, e porre fine al circo che i suoi alleati hanno messo in scena vergognosamente in questi ultimi giorni”, concludono gli esponenti Pd.

 

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4 Commenti

  1. L’unica affermazione che non condivido è “….ponendosi costantemente sotto ricatto”. Il Sindaco è sotto ricatto da quando la Lega è al governo con i 5S ed ha abbandonato i suoi alleati storici. Da quel momento tutti le mosse, compreso la sorprendente elezione provinciale, sono state fatte in previsione di future elezioni. Tanto vale chiuderla qui….sperando che i Cittadini siano più saggi dei loro Amministratori.

  2. Andare sotto la guida di un Commissario sarebbe l’opzione migliore, al momento. Quanto ai DEM, mettetevi pure l’anima in pace perché qualora si dovesse tornare alle urne sto giro la spunterà il sig. Rapinese.

    1. Quindi secondo te dovremmo augurarci di cascare dalla padella “FI/PD” alla brace “Salvini/DiMaio”.
      Certo che vederci un possibile miglioramento è davvero patologico…

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