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Zona rossa, motori al minimo. Clerici e Iperauto: “Conteniamo i danni con online e servizi”

Così come tutti i settori produttivi, anche l’automotive è stato colpito dalla crisi provocata dall’emergenza sanitaria. Nei mesi di lockdown la scorsa primavera ma anche in questo momento, con la Lombardia classificata Zona Rossa e le conseguenti limitazioni agli spostamenti dei cittadini.

Ne parliamo insieme ai rappresentanti di due colossi del settore presenti nel Comasco: Clerici Auto e Iperauto.

“E’ un anno difficile, vista l’imprevedibilità della situazione – spiega Marco Clerici, amministratore delegato di Clerici Auto – peccato perché era partito bene, complici le acquisizioni e le nuove aperture del 2019 e 2020”.

Il gruppo, quest’anno, ha perso il 16% sul nuovo e il fatturato generale di tutte le aree registra una flessione del 17%.

“Stiamo contenendo al meglio la situazione ma le incognite sul futuro sono innegabili – continua – non ci siamo persi d’animo, abbiamo cercato di stare in contatto coi clienti. Con la nostra nuova app LiveAssist abbiamo digitalizzato il mondo del service. La tecnologia rende possibile l’acquisto di una vettura anche online, in completa sicurezza”.

Nonostante le difficoltà, Marco Clerici sottolinea anche alcuni aspetti positivi. “La pandemia ci ha distanziato forzatamente e ha sospeso le pratiche di sharing e pooling – afferma – inoltre, ci ha resi più consapevoli dell’impatto delle emissioni dei veicoli. La protezione che le auto offrono rispetto al virus, insieme alla sostenibilità ambientale, sono due aspetti che offrono una prospettiva di sviluppo del settore”.

Per quanto riguarda le prossime settimane, conclude: “La clientela in questo momento è disorientata. Noi siamo aperti perché attività considerata essenziale anche in zona rossa dal Dpcm del 3 novembre scorso, ma i risultati commerciali di questi giorni sono deludenti, frutto di una comunicazione ambigua. Gli ingressi negli showroom sono scarsissimi, nonostante la grande sicurezza nelle nostre sedi. I prossimi mesi saranno intensi, strettamente legati all’andamento della pandemia e alla capacità di chi ci governa di dare informazioni precise. Siamo pronti ad affrontare la situazione con la stessa grinta, voglia e passione che da oltre 50 anni contraddistinguono la mia famiglia e i miei collaboratori”.

Dello stesso avviso è Laura Parolini, responsabile marketing di Iperauto. “Purtroppo non è un buon periodo – commenta – Per ora in qualche maniera resistiamo, però non sono tempi facili. Per il momento continuiamo a rimanere aperti, sperando che il mercato tenga”.

Anche nel caso di Iperauto, i mesi di lockdown hanno permesso di sviluppare soprattutto l’aspetto online. “Stiamo riproponendo soluzioni di vendita a distanza e puntiamo al potenziamento del contatto col cliente tramite videochat e social – spiega – a livello di officina non stiamo riscontrando grandi difficoltà, tante persone si recano da noi per assistenza e manutenzione. Se necessario, poi, andiamo direttamente noi a prendere il veicolo a casa delle persone. Ci sono alcuni clienti che hanno più paura a muoversi, dipende dalle aree geografiche in cui si trovano”.

Anche Laura Parolini, poi, conferma lo stesso problema di ambiguità delle informazioni date dal Governo ai cittadini.

“Purtroppo i vari decreti non sono sempre chiarissimi – afferma – se ci consentono di stare aperti come attività, pare assurdo poi vietare ai cittadini di poter venire da noi. Soprattutto se hanno esigenze lavorative o per necessità varie. L’auto è il primo mezzo che viene utilizzato per spostarsi ora. È tutto più complicato ma vogliamo dire ai nostri clienti che noi per loro ci siamo, in tutta sicurezza”.

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