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Nidi, Bonduri smentisce secca i Dem: “Le famiglie avranno il rimborso di marzo. Mai dimenticato i bambini”

“Ho colto con stupore le dichiarazioni di alcuni esponenti del PD sul tema del rimborso delle rette degli asili nido per il mese di marzo”.

Così replica l’assessore alle Politiche Educative del Comune di Como, Alessandra Bonduri, dopo l’attacco dem arrivato ieri. Questo:

Nidi in zona rossa, attacco Dem: “Il Comune non sospende la retta di marzo, incredibile”

Evidenzia dunque Bonduri: “Gli uffici comunali hanno già inviato un’email a tutte le famiglie interessate per tranquillizzare, spiegando che non essendo tecnicamente possibile la riemissione del bollettino, la quota per il periodo non usufruito, a partire dal 15 marzo (ricordo anche a me stessa che i nidi sono state le ultime strutture ad essere chiuse, e, appunto, fino al giorno 15 hanno erogato il servizio, con non pochi problemi anche per il personale, che personalmente ringrazio), sarà restituita con il successivo bollettino”.

Esattamente il contrario di quanto sostenuto Tommaso Legnani e Matteo Introzzi, rispettivamente segretario cittadino del Partito Democratico e segretario del Circolo Pd Como Convalle che ieri avevano dichiarato congiuntamente: “Le famiglie comasche che hanno dei figli all’asilo nido sono già in forte difficoltà per la sospensione del servizio. La decisione del Comune di Como di non prorogare il pagamento della retta per il mese corrente è una palese mancanza di apertura e comprensione. Dal 15 marzo scorso, padri e madri devono conciliare faticosamente lavoro e accudimento dei bambini ma, invece di stare al fianco delle famiglie, il Comune pretende un pagamento puntuale: incredibile”.

“E’ stato assicurato – evidenzia ancora Bonduri – quindi che il rimborso dovuto per la chiusura forzata delle strutture a partire dal 15 marzo verrà effettuato sulla prima mensilità utile, dopo la riapertura degli asili nido. Tengo a sottolineare che la possibilità del rimborso automatico è stata inserita nel regolamento sui servizi alla prima infanzia, fortemente voluto da questa giunta, che tanto scalpore aveva suscitato nel luglio scorso. L’Amministrazione, inoltre, si è sempre preoccupata di sgravare le famiglie economicamente per quanto attenesse alla gestione dei nidi, con una attenzione che qualificherei doverosa, giusta e sensibile”.

Conclude la nota diffusa dall’assessore: “Tengo anche a evidenziare che nel periodo di chiusura, voluto dal Governo, le coordinatrici e le educatrici hanno cominciato a porre in essere i programmi cosiddetti di lead, ovvero di vicinanza alle famiglie, e inoltre hanno incominciato a stendere le iniziative per la stagione primaverile. I bambini non sono mai stati dimenticati e neppure i bisogni economici delle famiglie, tanto provate da questo tremendo periodo! Da ultimo, sottolineo una nuova modalità di prestare attenzione ai genitori che vogliono iscrivere i bambini al nido, ovvero la possibilità di incontrare in modalità da remoto una rappresentante degli uffici e una coordinatrice del nido, presenti contemporaneamente, nei giorni e nelle ore indicati sul sito del Comune insieme al link dell’incontro, per comprenderne al meglio il funzionamento del nido prescelto e porre domande. Una modalità per facilitare il rapporto tra mamme e papà e coloro che accudiscono i nostri “cuccioli”, nonché un modo di far comunità. Gli uffici restano a disposizione per chi volesse partecipare, nel caso di figli di età 0-3 anni, e saranno ovviamente tutti benvenuti, per conoscere al meglio il servizio, magari cogliere suggerimenti, e non generare polemiche di cui proprio ora le persone non hanno bisogno”.

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2 Commenti

  1. Io sono genitore di un bambino che frequenta il nido… Trovo adeguato il comportamento del comune di Como, e sinceramente trovo un pó compata per aria la polemica del circolo pd, con argomentazioni sbagliate in primis la riapertura che ci sarà dopo pasqua.. Insomma piuttosto bisognava farsi sentire ad esempio sulla chiusura sciagurata delle scuole piuttosto per una mail che non era un sollecito ma una chiarificazione.
    Insomma le battaglie da fare sono altre a mio modestissimo parere

  2. Gent.ma Alessandra Bonduri, se avesse letto quanto dichiarato, non abbiamo mai sostenuto che la retta non sarà restituita, quello lo davamo per scontato.
    Quello che sosteniamo è che se i nidi non dovessero riaprire (come accadde nel 2020) il rimborso non potrebbe essere goduto, soprattutto per quelle famiglie i cui figli il prossimo anno non saranno più al nido.
    Sensibilità verso le famiglie, non è rimborsare sodi di un servizio non fruito, sensibilità verso le famiglie sarebbe evitare di mandare al 26/03 una mail di sollecito per ricordare la scadenza della rata il 31/03, sensibilità sarebbe posticipare il saldo della rata di marzo assieme al pagamento che contiene il conguaglio, aspettando quindi di capire se e come le scuole riapriranno dopo Pasqua.
    E già che ci sono, scrivere nel 2021 che non è tecnicamente possibile sospendere un pagamento o riemettere una fattura, sa molto di presa in giro. Perché se c’è la volontà politica tutto è possibile. Anche scrivere “gentili famiglie, consapevoli delle difficoltà che state affrontando siamo a comunicare che la retta di marzo potrà essere pagata unitamente a quella di aprile in cui troverete il conguaglio di quanto non goduto” … tutti avrebbero apprezzato.
    A disposizione per un confronto sul merito cordialmente saluto,
    Matteo Introzzi – segretario Circolo PD Como Convalle e autore del comunicato assieme a Tommaso Legnani

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