“Bonaccini è un dirigente nazionale, è venuto a Como e ha fatto il proprio dovere. Non c’è da meravigliarsi. E come tale erano prevedibili i suoi affondi”. Le parole sono di Adria Bartolich che non si lascia minimamente scalfire dall’attacco di Stefano Bonaccini il presidente della Regione Emilia Romagna che ieri in città per sostenere Barbara Minghetti aveva graffiato dicendo: “So che qui a Como ci sono candidati a sinistra (chiaro riferimento ad Adria Bartolich, Ndr). Ecco, se lavori per indebolire il centrosinistra, sei il migliore alleato della destra, fateglielo sapere”. (qui il resoconto della visita).
Una stoccata al veleno che Adria Bartolich rispedisce seraficamente al mittente. “Bonaccini è un ottimo amministratore che capisce di politica. E sinceramente in line teorica posso anche condividere il suo ragionamento. Chi cerca di mettersi sempre più a sinistra, effettivamente può anche incappare nell’errore di facilitare le destre, ma non è certamente il mio caso. Io non ho mai avuto le paturnie di stare più a sinistra”, spiega Adria Bartolich.
“La verità è che in Civitas c’è una visione diversa dei problemi e della città – aggiunge – In principio ci siamo confrontati con Barbara Minghetti e con il Pd, nessuna preclusione, anzi. Ma poi strada facendo abbiamo capito che non c’erano le condizioni, da qui la decisione seguente. Abbiamo due visioni diverse della città e adesso ci confronteremo sui contenuti. Ho sempre detto che è prevalente, a mio avviso, il programma rispetto alla persona, soprattutto in realtà come le nostre”.
Sostegno immediato alla candidata sindaca anche da Bruno Magatti, deus ex machina di Civitas: “Fiero di essere con Adria Bartolich che rilancia, senza ambiguità, le grandi radici democratiche e sociali di questa città che si chiamano Paolo Carcano, Aristide Bari e Achille Grandi”. E appoggio ovviamente da Noi di Centro, parte della coalizione insieme anche ad Assemblee Popolari (l’annuncio): “Noi di centro” siamo orgogliosi di sostenere la candidatura di Adria Bartolich in quanto ha un programma molto serio per il benessere dei cittadini comaschi”.
5 Commenti
Caro dr Magatti i personaggi pubblici, in particolare i politici, si giudicano dagli interventi, dagli scritti, dal modo di porsi e dire, dalle azioni che compiono. Così noi elettori ci formiamo un orientamento (è la politica bellezza). E dal suo percorso colgo (ma magari sbaglio) una propensione all’estremismo velleitario, parolaio, massimalista. Se si reputa riformista si dia una regola!
Non penso che convega attaccare la Sig.ra Bartolich, lei è una persona che interviene sempre in modo tempestivo e si vede che non lascia mai niente al caso. Intuisco che ci possa essere qualche difficolta da parte della Sig.ra Minghetti che deve destreggiarsi in una coalizione piuttosto eterogenea. Sicuramente si potrebbe trovare un punto comune senza mettere in difficoltà il candidato con uscite o dichiarazioni inappropiate. Io suggerirei di mantenere unità e concentrazione dimostrando il valore della coalizione di centro sinistra. I commenti fanno trasparire solo preoccupazione e le dichiarazioni instabilità. Sono certo che la Sig.na Minghetti sia assolutamente capace di mediare e di esprimere pubblicamente il pensiero dell’intera coalizione da sola.
Ci siamo mai conosciuti? La definizione che Lei si permette è frutto di quale immaginario? Sempre a disposizione per incontrarla e conoscerla e, se possibile, consentire a Lei di non parlare per sentito dire. Cordiali saluti.
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Critica per poter far parlare di se stessa, senza idee, programma, riuscirà a trovare delle persone che si candidano con Lei?
Paolo Carcano, Aristide Bari, Achille Grandi, Il Magatti cita tre giganti del mondo operaio e del RIFORMISMO italiano a cavallo fra ‘800 e il ‘900.
Ma che c’entra Lui con Loro, epigono di quei massimalisti che in quel tempo facevano la guerra a questi “riformisti & gradualisti”????