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Il ritorno del lupo di alto lago fa paura e danni. Spelzini (Lega): “Servono un piano e indennizzi certi”

Il tema della presenza del lupo, avvistato sempre più spesso anche in Altolago, è stato trattato oggi dal consiglio regionale lombardo, tramite una mozione presentata dal gruppo della Lega.

Il documento approvato oggi dal Pirellone impegna la Giunta Regionale a sollecitare l’approvazione del piano nazionale per la conservazione del lupo; a una definizione migliore delle procedure per la denuncia e l’indennizzo per gli eventi di predazione; alla programmazione di momenti di incontro per una maggiore conoscenza della situazione del lupo; a valutare l’inserimento di ulteriori misure nel prossimo Piano di Sviluppo Rurale.

Durante la discussione in aula della mozione è intervenuta Gigliola Spelzini, Presidente della Commissione Speciale Montagna e consigliera regionale comasca.

“La mozione – ha dichiarato Gigliola Spelzini – pone l’attenzione sulle criticità derivanti dalla presenza del lupo, come ad esempio i danni al bestiame, e sull’importanza di implementare modalità, strategie, attività di prevenzione per rendere possibile un regime di coesistenza sostenibile tra le attività economiche, la vita sociale dell’uomo e il lupo”.

“Dobbiamo inoltre considerare la specificità dei territori interessati. Il problema – prosegue Spelzini – riguarda da vicino la nostra Regione, perché ormai è stata appurata la presenza stanziale di lupi ad esempio sulle aree di confine tra la Lombardia e la Svizzera, in Alto Lario. La necessità di un piano di conservazione del lupo – continua la Presidente della Commissione Montagna – è diventata ancora più urgente per evitare che ad essere compromessa non sia solo la biodiversità ma la sopravvivenza delle attività dell’uomo fra cui la zootecnia”.

“E’ bene ricordare – conclude la consigliera comasca – come l’allevamento in alta montagna sia un’attività molto faticosa e fondamentale per il nostro territorio. Sono convinta che la definizione di tempi certi per i risarcimenti rappresenterebbe un ulteriore segnale di vicinanza agli allevatori vittime di predazione da lupo”.

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