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Firme contro il dormitorio in Borgovico. Rapinese: “No ai malefici dell’immigrazione clandestina”

Mentre a Como c’è un quartiere che da anni lotta contro la mancanza di sicurezza (parliamo di via Anzani), ce n’è un altro che si preoccupa delle novità in arrivo e prova a giocare d’anticipo.

Si tratta di via Borgovico nuova, zona tranquilla e residenziale a due passi dalla passeggiata di Villa Olmo su cui poche settimane fa il presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca ha sganciato una vera e propria bomba mettendo a disposizione parte dell’ex caserma dei Carabinieri per il dormitorio temporaneo di Emergenza Freddo.

E a tempo di record la via ha scoperto il potere della coesione e ha preso carta e penna firmando una petizione che in soli due giorni è arrivata a oltre 300 sottoscrizioni e che è già stata inviata a tutti gli organi competenti.

A questa si affiancano le oltre 200 firme raccolte dal consigliere Alessandro Rapinese sulla piattaforma Change.org, con questa introduzione: “L’amministrazione provinciale comasca (sostenuta dall’abominevole alleanza PD e Fratelli d’Italia) ha deciso di destinare un palazzo a dormitorio per clandestini in uno dei quartieri più popolosi e pieno di scuole. Quartiere tra l’altro che più di altri è sottoposto ai malefici dell’immigrazione clandestina fortemente voluta dal governo nazionale (a pochi passi dal dormitorio infatti i clandestini avrebbero la loro centrale dello spaccio: i giardini a lago)”.

“A Como ci sono zone come San Martino, le Caserme, Sant’Abbondio: perché via Borgovico è stata considerata il sito migliore? Oltretutto decidendo la sede prima ancora di capire chi la gestirà. Un pressapochismo sconvolgente – dicono i residenti promotori dell’iniziativa – Un dormitorio qui significa attirare un transito di persone spesso problematiche e inosservanti delle più elementari regole di convivenza in una zona frequentata dagli studenti, da turisti o da persone che vanno a Villa Olmo anche quando è buio, anche ragazze sole: come si garantirà che gli ospiti del dormitorio non stazionino qui tutto il giorno?”.

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E la petizione tocca anche un altro problema ben noto ai comaschi e alle forze dell’ordine: “Pare opportuno, peraltro, che si prenda coscienza della situazione delicata in cui già si trova la zona dei Giardini a Lago, le cui azioni di contenimento si sono rilevate del tutto fallimentari, restando quotidianamente al centro della cronaca cittadina per fatti di delinquenza e di degrado – si legge – e certo l’apertura del Dormitorio rischierebbe di offrire opportunità per un incremento di tali fenomeni che sono, invece, fermamente da contrastare”.

Alessandro

Di questo avviso anche alcuni negozianti della zona: “Non si tratta di discriminazione ma di trovare una sistemazione che non sia a discapito del quartiere – spiega Alessandro del Run and Bike Cafè – ho lavorato in centro per anni, conosco molti dei senzatetto della città e so bene i disagi che crea questo genere di convivenza. Spero di ricredermi ma servono più garanzie”.

“Il discorso sarebbe diverso se venissero seguiti in un reinserimento sociale, non solo parcheggiati qui per trascorrere la notte – dice Graziana del negozio Di Puglia un po’ – come garantiranno che non girovagheranno per il quartiere? Qui c’è la scuola, ci sono persone anziane e con le nuove restrizioni per il Covid dopo una certa ora la strada è deserta e in alcuni punti ci sono parcheggi seminascosti che potrebbero diventare pericolosi da frequentare”.

Doriana

E se per Giovanni Polli, residente nella zona di Villa Olmo, il dormitorio “è un gesto umanitario che non mi preoccupa per il quartiere”, per Doriana, che dalle finestre di casa sua vede proprio la ex-caserma, il discorso è un po’ diverso: “Il mio è un ni – dice – Umanamente come si fa a dire di no? Se ci sono brave persone le accogliamo a braccia aperte ma se ci sono delle mele marce, le conseguenze ricadranno sui cittadini. Spero che si tratti solo di una soluzione temporanea”.

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3 Commenti

  1. Una petizione con circa 500 firme rispetto a curca 85.000 residenti di cui, a occhio, almeno 65.000 oscritti alle liste elettorali? Meditate gente meditate …..
    Rapinese ormai leghista e sovranista ad honorem.

  2. Mi stupisce che una persona di buon senso come Anzaldo possa condividere la grettezza delle argomentazioni di Rapinese. Segua l’esempio di Ada Mantovani , farebbe un buon servizio alla città. Un plauso invece a Bongiasca per aver interpretato con senso civico il suo ruolo.

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